Il Governo russo propone l’istituzione di una missione di pace internazionale che protegga gli osservatori stranieri e la popolazione nell’est dell’Ucraina, per far fronte al ‘conflitto a bassa intensità ’ – come è stato più volte definito – che continua a colpire le popolazioni della parte orientale del Paese da anni. Kiev, tuttavia, punta il dito ai territori occupati dalle forze filo-russe del Donbass, i ribelli separatisti che hanno recentemente proposto la nascita dello stato della ‘Malorossia’, erede legale e spirituale dell’Ucraina, non più riconosciuta come nazione.
Kiev chiede che truppe internazionali siano posizionate al confine con la Russia, per fermare il traffico di armi che, stando al Governo ucraino, continua a rifornire da Mosca le Repubbliche separatiste nel Donbass. Mosca ha sempre negato, e continua a negare l’esistenza di aiuti militari ai ribelli. Il Presidente ucraino Poroshenko teme che la missione dell’ONUpossa cementificare e in un certo senso legittimare lo status ‘speciale’ che i separatisti si sono ritagliati in questi anni di lotta con Kiev.
Da parte del Cremlino, ufficialmente, c’è la richiesta di mettere in sicurezza gli osservatori internazionali e far si che la tregua stipulata negli Accordi di Minsk del 2015, mai veramente rispettati, venga seriamente applicata. La Germania ha espresso consenso verso la proposta di Vladimir Putin, dicendo che «ha segnalato un cambiamento nella politica di Mosca che l’occidente non dovrebbe perdere in una scommessa».
Video tratto dal canale youtube ‘PressTV News Videos’.