Gommoni e imbarcazioni di scarsa affidabilità da vendere ai profughi diretti in Grecia: questa la produzione trovata dalla polizia turca, che ha sequestrato tre fabbriche illegali nella città di Smirne. Per i proprietari, al momento, nessuna incriminazione, ma solo una multa perché le aziende operavano senza licenza commerciale. Le 49 barche ritrovate negli stabilimenti sono state distrutte.
Poco lontano da queste fabbriche poste sotto sequestro, un tratto di mare diventato un cimitero. Su una spiaggia di Smirne sono sepolti 150 migranti senza nome, bambini compresi, annegati e riportati indietro dalle onde.
(video tratto dal canale YouYube Euronews)