Danilo Toninelli, Stefania Pucciarelli, Matteo Salvini. Gesti diversi, ‘cultura’ identica che rimanda agli anni bui, politically correct permettendo.
Ci sono cose che in un Paese civile ci si aspetta che non accadano. No, mi correggo: ci sono cose che io (e forse qualche altro povero mentecatto come me) ci aspettiamo che non accadano. Non mi riferisco, si badi, a comportamenti illeciti come assassini, stupri, ecc. penalmente perseguibili e perseguiti, e nemmeno a comportamenti astrattamente perseguibili come malversazioni, corruzioni, ecc. No. Mi riferisco a comportamenti perfettamente leciti, ma disgustosamente disdicevoli, non in astratto, appunto, ma per quei pochi strani personaggi di cui sopra.
Ad esempio non riesco a comprendere, e meno che mai a condividere, il gesto volgare di vittoria di un sedicente Ministro della Repubblica (purtroppo di quella italiana) –Danilo Toninelli– al momento in cui in Senato ‘passa’ la conversione in legge di un decreto legge, molto tormentato, che, nel definire i provvedimenti urgenti (dopo quasi tre mesi!) per Genova e il relativo ponte, per il quale in aula c’è stata tale canizza che la Presidente ha dovuto intervenire per dire che si sarebbe aspettata maggiore compostezza per una vicenda che ha provocato 43 morti, gesto consistente nel mostrare il pugno all’aula. Piano, piano che avete capito! Non per indicare la sua simpatia per il comunismo, e per attribuire ad esso la ‘vittoria’ o il successo di una rivoluzione. No, ma per minacciare volgarmente gli avversari e congratularsi ancora più volgarmente con i favorevoli. Là dove, il tutto accade non contro Genova, come si è fatto in modo da fare intendere da qualcuno sui vari social e quant’altro, ma contro quella parte del decreto che non ha nulla a che vedere con Genova, ma che, con questa scusa, permette di spargere sui terreni agricoli fanghi inquinanti e condona (perché il senso effettivo della norma è questo) abusi edilizi, derivanti dal fatto che alcuni edifici, oltre ad essere stati costruiti abusivamente, lo sono stati in zone a rischio tellurico, e comunque a causa di un terremoto sono stati danneggiati.
Che ciò comporti il fatto (come sostengono alcuni) che ora potranno avere, costoro, sia il sospirato condono che il risarcimento per la ricostruzione della casa abusiva là dove abusiva era o meno (come sostengono altri, casualmente per lo più grillini) è addirittura irrilevante, ma certo è gravissimo che lo si faccia in una legge che non può essere non votata a meno di passare per ostili ai genovesi, cioè, grazie ad un trucco (che a onore del vero il Presidente della Repubblica avrebbe dovuto impedire), che aiuta in qualche modo delle persone che hanno fatto cose illecite. Certo, quelle persone fanno parte del ‘popolo’ che piace tanto ai grillini e che li voterà certamente.
Nulla da ridire, il Parlamento è sovrano (vedremo se poi funzionerà) ma anche io (e i miei pochi amici) sono sovrano: cioè posso e debbo dire che tutto ciò è disgustoso: il merito e il gesto.
Potrei anche fare l’esempio della nomina di una parlamentare leghista –Stefania Pucciarelli– a Presidente della commissione parlamentare sui diritti dell’uomo (e non ‘umani’, perché si tratta dei diritti delle persone come individui, come esseri umani in quanto esseri umani) che in passato ha mostrato a dir poco ‘scarsa simpatia’ per i rom e gli stranieri in genere, per i quali apprezza l’uso delle ruspe tanto care a Matteo Salvini e magari dei ‘forni’, ma questa non si è ben capito fino in fondo, forse voleva alludere alla abitudine dei rom di cuocere le pietanze al forno.
Nulla da eccepire, il Parlamento è sovrano, ma anche io sono sovrano e dico che ciò mi turba e mi offende non per il fatto in sé, ma per l’evidente volontà di offendere i disprezzati stranieri: non basta cacciarli, bisogna anche offenderli, insultarli, umiliarli. Lo ha fatto già in passato qualcun altro, ma è solo una coincidenza, dicono i ‘bravi’ giornalisti.
Potrei e posso, infine, fare l’esempio della vera e propria sceneggiata imbastita da quello che si definisce Ministro della Repubblica –Matteo Salvini– ma che io ora mi rifiuto di riconoscere come tale, quando ha ‘accolto’, l’altro giorno, alcuni rifugiati arrivati in Italia grazie ai ‘corridoi umanitari’ (una cinquantina, sai che sforzo!), addirittura con entusiasmo, carezzando bambini, sorridendo a mamme, sempre in favore di telecamere, dove è riuscito perfino a fare sparire quello sguardo trovo che lo distingue abitualmente (che fortunata la figliola che non riceve più latte con miele somministrato da quel padre!), per poi congratularsi con se stesso, anche perché ciò accade a costo zero per l’Italia dato che saranno affidati alla Curia –una finezza sopraffina; e che è? la Corte di Francia del Re Sole?
Qualche testata ha provocatoriamente ripubblicato le, notissime, foto di tal Adolf Htler che carezza e sorride festoso (oddio, come festoso poteva essere Hitler) e prende la manina di una bimba ebrea, cioè di quella ‘razza’ molto amata dal predetto e trattata con quella delicatezza di sentimenti ed eleganza di ‘normazione’ che solo lui seppe.
Se fossi politically correct (fa chic dire ogni tanto una parola in inglese, anche se è provinciale, ma appunto il nostro Paese ormai questo è) mi guarderei bene dal mettere in relazione i due episodi, per carità, via vuoi mettere sullo stesso piano Salvini e Hitler? ma che dici mai? Razzismo? Al Viminale salviniano non si dice. La storia non si ripete (questa è una delle fesserie che si sente ripetere più spesso) sono cose molto diverse, non esistono nemmeno lontanamente le condizioni, e vis sminuendo.
Forse.
Salvini è sovrano –pardon sovranista– ma anche io sono sovrano (ma non sovranista), e quindi ho il diritto sacrosanto di dire anche a chi mi dovesse leggere, che sono disgustato. Anzi, che certamente sono due cose diverse (se non altro per la ‘diversità’ dei personaggi), ma la logica aberrante che le sottende, e specialmente la ‘cultura’, temo, sono le stesse.
Certo, però, state tranquilli, e state contenti. Da quando abbiamo saputo che quando Fabrizio Corona‘possiede’ Asia Argento sul tavolo (di cucina?) per ore, lei è contenta siamo contenti anche noi e i rom passano in secondo piano. Strano, però, io pensavo che una donna ormai non usasse più il verbo ‘possedere’ al passivo!