
Ucraina e il compito improcrastinabile di Draghi, in linea con Scholz e Macron Prima i 'segnali' di Scholz, che il 9 maggio non lascia esporre nessuna delle due bandiere, e di Macron, che a Strasburgo dice che l'Europa non è in guerra con la Russia, poi Draghi a Washington. Avrà voluto Draghi cominciare a fare capire a Biden che gli interessi dell’Europa non coincidono più con quelli statunitensi?
La storia ‘è’, e non c’è Var. Qualcosa forse si muove. Se saliamo tutti e subito su quel treno in movimento andremo da qualche parte, altrimenti resteremo qua, sotto le bombe