
Il Sudan è stato il Paese della Lega Araba più ostile nei confronti di Israele e un convinto sostenitore della…
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Con la proposta di uno schema per la soluzione dell’intrattabile questione israelo-palestinese, l’amministrazione Trump ha rilanciato in modo massiccio il…
L’ ‘accordo del secolo’ ha definito Donald Trump il piano da lui presentato per il Medioriente davanti al premier israeliano Benjamin…
Gli Stati Uniti nuovamente faro della legalizzazione. E della ben più conveniente redditività. Il caso positivo del Massachusetts, nella sola…
La leva militare degli ultraortodossi fa litigare tutti e potrebbe portare Israele ad elezioni anticipate. Il problema nasce da una sentenza dell’Alta corte di giustizia di Israele del 2017 che…
Nei giorni scorsi, di fronte alle prese di posizione dell’amministrazione a favore di Netanyahu, all’interno del Partito democratico si sono moltiplicate le voci critiche, nei confronti sia di quest’ultimo e della sua politica
Secondo una ricerca del think tank dell’UE, la popolazione ebraica nell’UE è in declino, scesa da circa 1,12 milioni nel…
Sono stati coinvolti infatti Cdu, Csu, Spd Verdi, Fdp e Linke, ma non l’Afd. Ad essere pubblicati dati sensibili di diversi politici, tra cui la Merkel
a Cina ormai primeggia in un settore dove -in realtà- vi è una antica tradizione, cioè la produzione di canapa. Si tratta di un primato mondiale dove la Cina ha acquisito posizioni di vero e proprio strapotere in ambito commerciale. Oggi, però, si riflette su quanta parte di questa produzione veicoli con sé numerosi segreti sui quali le Autorità cinesi mantengono uno stretto riserbo
“Israele non vuole un negoziato vero e proprio con i palestinesi e ha interesse nel mantenere lo status-quo”, “gli ebrei ortodossi sono quelli che sono stati utilizzati da tutte le Amministrazioni come ago della bilancia di una eventuale coalizione”
La vicenda non tocca direttamente il Primo Ministro, il cui nome non compare nemmeno una volta negli atti, ma si somma ad una serie di altre vicende che lo riguardano in prima persona.
Al vertice dei ministri dell’Interno a Lussemburgo sono arrivati, con quelli di Roma e Madrid, anche i no di Austria, Romania, Ungheria, Slovenia e Slovacchia