
Il movimento popolare è passato dalla protesta alla resistenza, sabato 6 aprile è prevista una protesta in tutti i 18 Stati del Paese. La marcia dovrebbe essere il punto di non ritorno per la rivoluzione e la storia del Sudan
Il movimento popolare è passato dalla protesta alla resistenza, sabato 6 aprile è prevista una protesta in tutti i 18 Stati del Paese. La marcia dovrebbe essere il punto di non ritorno per la rivoluzione e la storia del Sudan
Del generale Salah Gosh, al centro del complotto arabo-israeliano che lo avrebbe dovuto portare alla presidenza al posto di Bashir, non si sa nulla
“Un Sudan post-Bashir potrebbe implodere creando una situazione come in Libia o Somalia, le cancellerie dei Paesi ‘amici’ cercano l’uomo alternativo all’interno del partito di Governo”
Mohamed Tahir Ayala è stato indicato da Bashir, un volto che potrebbe essere gradito all’Occidente; a contendergli la poltrona c’è il Primo Ministro Bakri Hassan Saleh; un nuovo mandato di Bashir è quanto sperano gli estremisti islamici interni al partito di Governo