
I principali partiti di opposizione, a livello nazionale, hanno ottenuto risultati migliori del previsto alle urne, il che può farli sperare per il 2024
I principali partiti di opposizione, a livello nazionale, hanno ottenuto risultati migliori del previsto alle urne, il che può farli sperare per il 2024
La posta in gioco non potrebbe essere più alta per Obrador, che mira a ottenere i posti e i seggi di cui ha bisogno per realizzare la ‘quarta trasformazione’ promessa marcando a fuoco per anni le istituzioni del Paese
Amnistia, depenalizzazione e riduzione delle pene: ecco come ti sconvolgo il Messico. Obrador si lancia in una proposta che desta preoccupazioni ma tanta fiducia. Qualche cenno storico e qualche approfondimento.
Ieri le elezioni in Messico che hanno visto trionfare il leader di MORENA, Andrés Manuel López Obrador, come già avevano predetto tutti i sondaggi. Il neo presidente, che sarà il primo presidente di sinistra nella storia del Messico, ha ottenuto oltre il 50% dei voti, -tra il 53 e il 53,8% dei voti-.
Ecco che i giorni da presidente di Enrique Pena Nieto stanno volgendo al termine; dopo sei anni di Governo e tante critiche tra mancanza di sicurezza, scandali politici ed una lenta crescita economica. Ma in che situazione lascia il Messico Nieto? E cosa si aspetta la popolazione da queste elezioni che promettono un così grande cambiamento? La parola a Jonathan Furszyfer, analista politico
La sfida delle sfide cui andrà incontro il nuovo Governo del Messico sarà l’affronto della violenza. Un’emergenza vera e propria che non sembra avere argine. Basti pensare che ogni giorno in Messico vengono uccise più di 90 persone. Vediamo i problemi del Paese ed i candidati che si affronteranno questo 1 Luglio.
Le elezioni in Messico si avvicinano. Obrador, il favorito, si propone come la soluzione. La soluzione al sistema, una ‘mafia del poder’ che ha sottratto l’apparato statale al popolo stesso. Lopez dovrà fare i conti con una retorica politica, la sua, che fino ad ora, si è scagliata contro un ‘concetto’. Dovrà rimboccarsi le maniche e dare sostanza a tutte queste idee.
La democrazia messicana è piuttosto rappresentativa del declino del ruolo dell’ideologia e dei programmi politici nelle elezioni in tutto il mondo
‘Maria è una voce diversa e potente del movimento per qualcosa di diverso, per un vero cambiamento nella lotta alla disuguaglianza e al sottosviluppo, ma non sono sicuro che possa realmente avere delle chance. Le persone non stanno votando per il PRI, è come se ci fosse un ‘voto punitivo’’