
L’aspetto interessante della vicenda è che lo stesso centro di ricerca di cui ora i grandi organi di informazione citano le analisi era giunto a conclusioni di fatto analoghe nel 2014, quando denunciò che alcuni miliziani dell’Isis caduti in battaglia avevano con sé armi anti-carro di fabbricazione croata identiche a quelle fornite ai ribelli dalla Cia.