
Prima che si instaurasse il clima di vera e propria ‘guerra fredda’ diplomatica tra USA e Cina sulla scena mondiale,…
Prima che si instaurasse il clima di vera e propria ‘guerra fredda’ diplomatica tra USA e Cina sulla scena mondiale,…
Il Giappone ci ripensa. Ieri, il Ministro della Difesa giapponese, Taro Kono, ha confermato quanto già era stato da lui…
Ha destato stupore la decisione del Presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, di cancellare il Visiting Forces Agreement (VFA), l’accordo militare siglato…
Sembra passato un secolo da quando il Presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, una sera di Novembre del 2017, durante una cena di…
I manifestanti chiedono la cancellazione totale della Legge sull’estradizione verso Pechino, l’allentamento della pressione e del controllo della Cina, una espansione dei diritti e delle libertà dei cittadini
Nello specifico, l’accordo impegna gli Stati Uniti a far scattare con tre mesi di ritardo – dal 1° gennaio al 1° aprile – il rialzo dei dazi dal 10 al 25% su una serie di prodotti cinesi che sul mercato nazionale ‘pesano’ per circa 200 miliardi di dollari.
La marea montante anti-cinese è in forte espansione, si contesta il ruolo eccessivamente egemonico della Cina in Vietnam e l’attentato alla sovranità del Paese.
Il presidente dell’Ait, James Moriarty, ha definito il nuovo complesso una vera e propria pietra angolare delle relazione bilaterali con Taiwan, una «testimonianza del forte impegno degli Stati Uniti» verso Taipei.
Le guardie costiere nel Mar Cinese, anziché essere mosse da spirito collaborativo, sono mosse da uno spirito competitivo, tutto ciò è un rischio per la sicurezza marittima
In seguito all’affondamento del Sanchi, il Governo cinese non ha attuato un programma di monitoraggio ambientale completo per determinare quale danno nello specifico si è verificato.
Non è sfuggito certo il fatto che Tokyo voglia riannodare e soprattutto rafforzare i legami con Manila sia nel campo dell’Economia sia in quello della Sicurezza nell’ambito di una più vasta strategia nipponica volta a contrastare l’ombra ingombrante, massiccia ed onnipresente della Cina
Nel 1991, il 15.6 per cento del PIL indiano, in termini di commercio estero, ha viaggiato verso Ovest attraverso il Canale di Suez. Ma dal 2014, metà del 49.3 per cento del PIL alla voce commercio estero, fu imbarcato via nave attraverso il Mar Cinese Meridionale in direzione dell’Est Asia