
Gli esiti del ballottaggio presidenziale francese del prossimo 24 aprile sono fonte di attesa sia in Europa, sia negli Stati…
Gli esiti del ballottaggio presidenziale francese del prossimo 24 aprile sono fonte di attesa sia in Europa, sia negli Stati…
Chi e perché ha lasciato quei ‘vuoti’ che sono stati riempiti da quelle forze politiche che ora si temono?
I successi e i fallimenti di una sinistra radicale che oggi in Francia si gioca il futuro
Una campagna elettorale e poi un voto che mostra bene come il panorama politico francese stia cambiando e frammentandosi
“La sua strategia è quella di porsi come antidoto al Front National e strappare alla Le Pen il voto delle classi lavoratrici del ceto medio impoverito, si vuole configurare come il principale se non unico oppositore di sinistra a Macron”
“Se Macron vince, lì si apre tutto un altro gioco. Gioco che deve vedere Macron solidificare la sua offerta, trasformare al massimo il suo partito in modo tale da presentare candidati in ogni circoscrizione”
L’Europa tira un sospiro di sollievo e punta su Macron, attorno a lui si sta formando un fronte per bloccare Le Pen, i candidati che sono rimasti fuori, ad esclusione di Melenchon, si sono schierati con il giovane indipendente centrista, che però è privo di un partito alle spalle
L’ascesa di Marine dopo l’allontanamento del padre dal Front National, la grande carriera di Francois rovinata negli ultimi mesi dallo scandalo che ha coinvolto la moglie, la crescita ‘bloccata’ di Benoît, la svolta centrista di Emmanuel e il socialista deluso Jean-Luc
E’ il centrista Macron, candidato di ‘En Marche’, ad essere in testa con il 23% davanti alla leader del Front National Le Pen, che è al 22,4%. Ma occhio alla rimonta di Mélenchon. Alta però la frammentazione della società francese
Mosca accusa: ‘Rapporto Usa basato su notizie fake’. E parla di strani incidenti che arrivano non appena il dialogo politico va avanti. Nuovo test missilistico della Corea del Nord. Domani incontro Trump-Xi
In questo momento, la campagna elettorale sembra comunque essere dominata più dagli scandali che si abbattono sui vari sfidanti che da un dibattito serio sull’Ue