
Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile (Philip Roth)…
Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto; è quanto mi hanno dato al posto di un fucile (Philip Roth)…
Quello che lascia ancora l’amaro nella nostra bocca, non è solo stato provocato dal fatto che nei millenni son sempre…
In occasione della Giornata della Memoria, con il consenso dell’autore, attingiamo questa riflessione da ‘Voce del Verbo Stare’, il blog di Domenico Barrilà, analista adleriano…
Il progetto ha creato dibattito in Israele. In USA si punta a raccogliere 10 milioni di dollari coinvolgendo piccoli e grandi donatori
La fine del mese di gennaio ha acquisito un significato particolare negli anni per diversi motivi. Per motivi personali, il…
La riapertura dei Musei nelle aree gialle è stata accolta con grande favore sia dai primi visitatori (circa 800 il…
Una politica civile, richiede cultura, progetto, competenza, onestà e correttezza, per poter chiedere e ottenere partecipazione
La Memoria di cui parliamo è una cultura all’interno della quale spetta a ciascuno di noi, regolando il proprio rapporto con gli altri esseri umani, dimostrare che la violenza e la sopraffazione nazista sono state un monito che raccogliamo per il presente e per il futuro
Impegno che sembra massimo quando la vita è ancora nel grembo materno, assente quando la vita mette le scarpe e comincia a camminare, attraversare il mare, chiedere diritti
Cos’è oggi, per i tedeschi la Shoah? Come viene vissuto ed elaborato il senso di colpa per il passato? Per approfondire l’argomento, abbiamo parlato con il Professor Gian Enrico Rusconi, storico, politologo e filosofo, esperto del mondo tedesco.