
Il fascismo va combattuto con le idee, non con la sola repressione, che non serve ad altro che alimentare i manovalanti del futuro, al servizio del prossimo che ne avrà bisogno
Il fascismo va combattuto con le idee, non con la sola repressione, che non serve ad altro che alimentare i manovalanti del futuro, al servizio del prossimo che ne avrà bisogno
E ora si propongono le solite stupidaggini repressive. Come se per combattere il fascismo bastasse chiudere qualche centro operativo, non rendendosi conto che è proprio così che si eccita la ‘ribellione’ fascista
Non crediamo mai abbastanza a ciò in cui non crediamo (M. Conte S. 2004) La recente polemica che ha fatto…
Se fosse in buona fede avrebbe pubblicamente condannato lo stalking del suo alleato politico ai danni di persone indifese
Una politica civile, richiede cultura, progetto, competenza, onestà e correttezza, per poter chiedere e ottenere partecipazione
I commenti mostrano un quadro oscuro e violento di quella fascia di cittadini, sempre più cospicua, sedotti da leadership autoritarie e da messaggi aggressivi, persone confuse che si dicono credenti, ma non si capisce bene in cosa, certo non nel Nazareno
Fascisti sempre noi, che per fortuna o purtroppo siamo italiani, un popolo che ignora, e, superbo come tutti gli ignoranti, assegna agli altri colpe e responsabilità. Dovremmo avere il coraggio di guardare indietro per cambiare passo e riconfigurare il futuro
Intanto in Europa c’è chi fa politica sul serio: Merkel, Macron e Sanchez. Prima al posto di Sanchez c’eravamo noi. Subito già cominciata la politica di esclusione e isolamento del nostro Paese
Dura lex sed lex, ma che è tale se viene letta e interpretata nella sua interezza, anzi, nella sua complessità
Chi era niente e diventa tutto attraverso la lotteria della politica, non molla mai la posizione raggiunta, accompagnati dagli intellettuali del giorno dopo in servizio anche al Salone
La forza d’animo di chi ama la democrazia può essere feroce quanto quella di una madre che vede un figlio in pericolo
Una distanza siderale, tra la coscienza umana, civile, ma specialmente razionale del ragazzino e la rituale propaganda razzista, un ragazzino che è, speriamo, il futuro di questo Paese