
Non ci rassegniamo alla consapevolezza che già i rapporti dei servizi del 2019 facevano menzione del rischio di coronavirus nelle loro relazioni
Non ci rassegniamo alla consapevolezza che già i rapporti dei servizi del 2019 facevano menzione del rischio di coronavirus nelle loro relazioni
La sfida delle sfide cui andrà incontro il nuovo Governo del Messico sarà l’affronto della violenza. Un’emergenza vera e propria che non sembra avere argine. Basti pensare che ogni giorno in Messico vengono uccise più di 90 persone. Vediamo i problemi del Paese ed i candidati che si affronteranno questo 1 Luglio.
La vita qui a Gaza è un inferno e la gente si raffronta con essa cercando di rimanere viva in quella che è una battaglia continua con le terribili condizioni di vita. Tutto ciò intimorisce e ci fa scontrare con tanti interrogativi.
Meno dell’1% della popolazione di Gaza ha il permesso di lasciare la sua terra passando per confine di Erez. Nel corso del 2017, il valico di Rafah è rimasto aperto per 16 giorni in totale. Ad oggi, ci sono migliaia e migliaia di persone in stato di emergenza umanitaria che aspettano di poter attraversare Rafah. Il prezzo della vita ha cifre precise ed esorbitanti: si va dai 2500 ai 10.000 dollari.
Ben presto, la Giordania potrebbe rimanere senza acqua. L’acqua rappresenta da sempre uno dei maggiori problemi del Regno Hashemita.
l 95% dell’acqua a Gaza non è potabile. Il tasso di povertà ha raggiunto l’80% e il 72% delle famiglie palestinesi nella striscia di Gaza soffrono per la mancanza di cibo, per non menzionare l’85% delle famiglie che dipendono totalmente dall’aiuto umanitario internazionale. La disoccupazione, inoltre, raggiunge il 50% e per i più giovani anche il 63.8%. Abbiamo solo 4 ore di elettricità al giorno e non abbiamo accesso alle cure mediche.
L’emergenza climatica è qualcosa che va affrontato ora. La partnership assicurativa ne deve far parte. «Fallire nel pianificare l’impatto climatico è un rischio enorme», ha evidenziato parlando della disabitata Barbuda dopo e della siccità nella regione africana del Sahel che contribuisce all’emergenza migratoria verso l’Europa. «E’ nel nostro interesse costruire delle società capaci di resistervi».
La potenziale positività di nuove forme di collaborazione e di metodi alternativi che coinvolgano soprattutto i giovani dell’Amazzonia, potente fonte di trasformazione e di traino. Collaborazione, uno dei temi principali. Se infatti, le ONG, i Governi e le stesse industrie alimentari stanno iniziando a lavorare insieme per mettere fine alla deforestazione e a tutto ciò che sta causando, non lo si sta facendo però abbastanza in fretta.
Il numero complessivo degli incendi dall’inizio dell’anno è salito a 196.000. Tutti o quasi in Amazzonia. Se le cose non riusciranno a migliorare, il 2017 probabilmente batterà per numeri anche il 2004, finora l’anno più dannoso in termini di fuochi (questi furono, infatti, 270.000)
L’America latina è il maggior produttore di caffè al mondo; l’80% di tutta l’arabica sul mercato proviene da qui e più dell’80% di quella produzione deriva da piccole aziende agricole. Ecco che l’ambiente in cui vivono ed operano le api diventa l’ago della bilancia. E se il cambiamento climatico è tale che riesce ad avere un effetto sulla distribuzione geografica degli insetti impollinatori, ecco che viene a galla il filo di connessione ed il principale nodo su cui operare.
‘Nessuno potrà comprendere le conseguenze economiche delle grandi migrazioni senza una ricerca economica attenta sull’effetto domino, qualcosa che è nascosto, invisibile e tardivo. Quando i politici non ne tengono conto, in realtà, sono sleali o se non altro, ipocriti’
Ma a ben vedere, tra le righe di uno sviluppo così repentino, ci sono sempre stati i segnali che potevano far presumere un ritorno alla violenza e ai conflitti. Quindi, la violenza ha sì una derivazione etnica, ma anche una matrice politica. Vediamo , inoltre, un’altra correlazione; la crisi è ancor più esasperata dalla situazione che affligge la zona del Golfo.