
È soggetto alle sanzioni statunitensi in quanto è stato collegato a esecuzioni di prigionieri politici. L’eliminazione delle sanzioni contro Raisi è sul tavolo dei negoziati di Vienna
È soggetto alle sanzioni statunitensi in quanto è stato collegato a esecuzioni di prigionieri politici. L’eliminazione delle sanzioni contro Raisi è sul tavolo dei negoziati di Vienna
Il suo programma elettorale punta sull’attenzione per le fasce della società iraniana che stanno patendo la crisi economica fino a prevedere un reddito di base universale. E si è detto disponibile incontrare il Presidente USA, fatto senza precedenti
Ad un giorno dalle elezioni cerchiamo di capire come questo voto influenzerà il Paese: è davvero auspicabile, in Iran, un cambiamento? O chiunque vincerà il regime repressivo della Repubblica Islamica rimarrà sempre uguale?
Si oppone alla politica filo-occidentale di Rouhani mobilizzando sia i conservatori sciiti sia lo strato della popolazione più povera ad andare al voto per eleggere lui, il vero rappresentante dell’ala conservatrice. Il suo programma punta ad un sistema economico autosufficiente, chiamato economia della ‘resistenza’
Il 19 maggio si terrà il primo turno: cerchiamo di capire chi sono i candidati e come si sta muovendo la situazione interna a pochi giorni dalle elezioni. Tre dei sei canditi si sono autoesclusi dal voto: ecco i due maggiori sfidanti
‘Queste elezioni incideranno moltissimo sull’influenza iraniana in Occidente’ e in Oriente: se tornassero al Governo i conservatori come si evolverebbe la politica estera iraniana nei confronti di Russia, USA, Europa e Medio Oriente?
‘I sei candidati scelti dal Consiglio dei Guardiani quest’anno rappresentano abbastanza fedelmente le varie correnti politiche del Paese’. Il primo avversario del Presidente in carica Rouhani non sarà Raisi, bensì Ghalibaf, attuale sindaco di Teheran
Morris Mottale spiega la situazione dell’Iran a poche settimane dalle elezioni presidenziali. Il 19 maggio sapremo chi sarà il nuovo presidente iraniano, per adesso rimangono solo molti dubbi in merito ai futuri candidati: Ahmadinejad si è proposto al Consiglio dei Guardiani.
Il Professore Riccardo Redaelli spiega i possibili scenari delle prossimi elezioni in Iran: “Quello che farebbe la differenza sarebbe un Presidente capace di indebolire il comando del Partito conservatore e ultra-conservatore, che impediscono lo sviluppo liberale del Paese”