
Avevamo avuto dagli Stati Uniti una sorta di mandato a gestire la situazione, Trump si rende conto della nostra conclamata irrilevanza e si mette in contatto diretto con Haftar, passando sulla nostra testa
Avevamo avuto dagli Stati Uniti una sorta di mandato a gestire la situazione, Trump si rende conto della nostra conclamata irrilevanza e si mette in contatto diretto con Haftar, passando sulla nostra testa
I ‘cattivi’ abbiano il buon gusto e il senso dell’onore di tacere e continuare il proprio lavoro, lavoro senza livore, ma fondato sui fatti e sulle opinioni libere, diverse ma motivate e, magari, colte
E’ emersa una analisi assolutamente condivisa tra i libici dei problemi e del percorso da fare, e si è registrata una ampia adesione da parte della comunità internazionale, che non deve fare ingerenze ma il cui sostegno può favorire questo processo di stabilizzazione di cui deve essere padrone il popolo libico
«Le crudeli politiche attuate dagli Stati dell’Unione europea per impedire gli approdi sulle loro coste, intrappolano migliaia di uomini, donne e bambini in Libia, senza una via d’uscita»
Assenti i big, mentre il generale Haftar, l’uomo forte di Parigi, Il Cairo e Mosca gioca al gatto e al topo con Conte
L’Italia non è riuscita coinvolgere i Paesi decisivi per la soluzione libica, potrebbe, però, essere un primo passo verso una soluzione da raggiungere con molto tempo davanti, Francia permettendo
Alla vigilia della Conferenza di Palermo sulla Libia che, tra il 12 e il 13 novembre, vedrà rappresentanti dei Paesi maggiormente interessati al futuro dell’area riunirsi attorno allo stesso tavolo, aumentano i dubbi sui possibili risultati del vertice.
Italia, Russia e Francia si profilano quindi come tre attori internazionali di primo piano per l’esito complessivo della Conferenza di Palermo
La Libia dall’ottobre 2011 è, di fatto, una terra di nessuno, col rischio che possa trasformarsi in una sorta di Somalia…