martedì, 28 Marzo
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Sogniamo un Kurdistan indipendente

Massuod Barzani

In questi ultimi giorni,  dopo l’attacco dei terroristi dello Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS) alla città di Mosul e  una parte  della città curda di Kirkuk, e la presa di posizione dei curdi nel diffendere  giustamente il territorio del Kurdistan, si parla di creazione di un Stato Curdo in Iraq.

Noi curdi tutti sogniamo un Kurdistan indipendente. Perché abbiamo tutte le caratteristiche che hanno altri popoli indipendenti. Per avere uno Stato basta avere una terra, un popolo e una Costituzione, cosa che i curdi dell’Iraq hanno. Finora i curdi  hanno fatto tutto ciò che potevano fare per assicurarsi l’autonomia all’interno di un ordinamento statale federale dell’Iraq, ed anche un diritto di codecisione, cosa che l’attuale Governo di Nouri Al Maliki non ha ‘valuto sentire’.

«Questa volta non ci nasconderemo sulle montagne, non accetteremo di essere cittadini di serie B», ha detto il Presidente della Ragione del Kurdistan Massuod Barzani.

Pochi anni fa  i curdi avevano  già raccolto più di 2 milioni di firme per un referendum per l’indipendenza, a questo punto non rimane altro che appoggiare il progetto di un kurdistan indipendente che possa garantire i diritto del popolo curdo, indipendentemente dal parere dei Paesi limitrofi che sono coinvolti nel problema curdo, e che non vogliano in nessun modo che i curdi abbiano uno Stato, perché, in realtà, questi Paesi non hanno mai cercato di risolvere democraticamente la questione curda, se mai hanno stretto alleanze per combattere il popolo curdo.

Per esempio un Paese come la Turchia, che si sta accingendo di entrare nel Unione Europea, continua a non riconoscere ufficialmente la presenza di 20 milioni di curdi e dare a loro il diritto di vivere in libertà, di usare la propria lingua, la propria cultura, ma soprattutto la propria risorsa per sviluppare il Kurdistan della Turchia. Questo anche se il Governo di Recep Tayyip Erdoğan  dal 2013 ha dimostrato di avere una posizione di timida apertura nei confronti della questione curda.

In Iran ci sono 8 milioni di curdi, tutti i Presidenti della Repubblica Islamica dell’Iran che si sono succeduti avevano promesso ai curdi di dare loro una maggiore autonomia, invece hanno continuato e  continuano a reprimere la popolazione curda.

I curdi, malgrado la loro condizione, hanno sempre lottato per la democratizzazione dei Paesi dove vivono prima di lottare per la propria libertà, Allora, che ben venga un Kurdistan Indipendente.

 

 

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