giovedì, 23 Marzo
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Siria: tattiche russe per l’Esercito di Bashar

Non ci aspettavamo che gli elicotteri ci avrebbero attaccato in questo modo”. Così il leader di Ahrar al-Sham, Abu Taha ha descritto quanto accaduto negli ultimi giorni nel villaggio di Salma, nel Governatorato di Latakia, la principale roccaforte delle forze di opposizione sulla costa siriana.

Abu Taha ha aggiunto: “Siamo riusciti allontanare rapidamente questi elicotteri e abbiamo impedito qualunque loro avanzata a Salma”. Tuttavia, le fazioni non sono riuscite ad abbattere nessuno dei due elicotteri che hanno partecipato all’attacco volando a quote molto basse, non superiori a 300 metri, secondo due militanti della città di Salma. È stata diffusa una registrazione video che mostra l’elicottero che apre il fuoco sulle zone occupate dai militanti su Jabal al-Akrad volando a bassissima quota.

‘Ali al-Hafawi, uno dei militanti della zona, ha affermato che la cosa ha causato una grande frustrazione presso i combattenti, poiché era possibile colpire l’elicottero molto facilmente, ma questa modalità d’attacco inaspettata adottata dell’Esercito siriano ha confuso tutti. Abu Qudama, un sessantenne che combatte tra le file dei militanti, ha dichiarato: “Ho visto uno di questi due elicotteri atterrare nelle vicinanze dopo che del fumo si era levato dal velivolo vicino ai quartieri militari dell’Esercito siriano”.
Per la prima volta il regime siriano ha aperto numerosi fronti nello stesso tempo, specialmente nelle regioni più impervie della Siria, sulle montagne costiere. L’Esercito qui non ha usato i carri armati, come nella campagna occidentale di Hama, ma ha fatto ricorso agli elicotteri ed è riuscito ad assumere il controllo di due punti importanti vicino a Jeb al-Ahmar, che è considerato l’ingresso della pianura di Ghab dal lato dei monti di Latakia.
Le perdite dei militanti in questo attacco a sorpresa delle forze dell’Esercito siriano ammontano a oltre cinque giovani, la maggior parte dei quali addestrati dagli Stati ‘amici della Siria’ (gli Stati Uniti d’America e l’Arabia Saudita).

‘Omar, il capo del reparto di artiglieria di Ahrar al-Sham, ha affermato che l’Esercito siriano sta tentando di farsi strada nella pianura di Ghab, tramite la strada che collega il villaggio di Slanfah e il villaggio di Ishtabraq, ai confini di Jisr al-Shughur, e ha spiegato che “gli scontri sono fatti di attacco e ritirata e la maggior parte dei combattenti dell’opposizione sono della zona”.

L’arma degli elicotteri ha avuto un ruolo fondamentale nel favorire l’avanzata delle forze dell’Esercito del regime nelle regioni controllate dalle fazioni armate. Secondo numerosi combattenti ceceni e caucasici, il metodo seguito nell’attacco degli elicotteri parrebbe essere una tattica russa.
I punti caduti sotto il controllo delle forze dell’Esercito siriano sono stati chiamati punti ‘Uqab 2 e 3; nelle zone circostanti, gli scontri continuano ancora.

Il militante al-Hafawi che si trova sul posto ha affermato che le forze dell’Esercito siriano cercano di avanzare sempre più, mentre le fazioni armate tentano di riconquistare i punti che hanno perso durante le incursioni aeree intensificate dall’Esercito siriano. Le ore precedenti hanno assistito a numerosi tentativi di realizzare una nuova avanzata da parte delle forze siriane d’attacco, specialmente nelle regioni della pianura di Ghab nella campagna occidentale di Hama, vicino alle zone costiere; nei villaggi di Kafr Zita e Kafr Nabuda è stato adottato un metodo di attacco nuovo, che si basa sull’uso di carri armati e mezzi accompagnati da elicotteri d’attacco che volano a quote molto basse.

Secondo i militanti, è probabile che nei prossimi giorni la regione assisterà a operazioni militari imponenti e violente, con la possibilità dell’ingresso dei combattenti del Turkestan, nonché di combattenti del Fronte al-Nusra e di Ahrar al-Sham, tra le fazioni che formano l’Esercito della Conquista.
I combattenti del Turkestan sono stati tra i primi a introdursi nelle città di Idlib e Jisr al-Shughur, e recentemente fino a Wadi Deif e all’aeroporto di Abu Al-Zohor.

 

traduzione di Stefania Dell’Anna

 

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