Gerlando Colombo è un artista raffinato. E, soprattutto, originale. A differenza dei consueti canoni pop contemporanei, sceglie soggetti desunti anche e soprattutto dalla grande attualità delle cronache italiane e internazionali.
Si spiegano così quadri dedicati ai capostipiti moderni delle varie confessioni religiose, tra cui in primis Madre Teresa di Calcutta, Papa Francesco, Don Bosco, il Dalai Lama e San Giovanni Paolo II.
Quest’ultimo, fra l’altro, è il protagonista anche di un’altra opera unica.
S’intitola ‘Rintocchi di Eternità‘ -realizzata da Colombo nell’anno dell’Expo 2015- e ritrae, per l’appunto, il magico incontro avvenuto ad Agnone (in Molise), a metà degli anni ’90, fra Papa Wojtyla e Pasquale Marinelli: già nel Cda della Banca d’Italia, ma soprattutto noto per essere stato l’indimenticato Patriarca della Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, la più antica azienda al mondo, siglata ‘Patrimonio dell’Umanità’ dall’Unesco, nonché storica, pregiata e insuperata azienda mondiale nella produzione di campane.
Pasquale Marinelli, sottolinea Gerlando Colombo, è stato uno fra gli imprenditori più esemplari dell’Italia del ‘900: oggi a proseguire la sua nobile opera vi sono i suoi nipoti, Armando e Pasquale Marinelli. “Signori autentici e altrettanto validi professionisti. Persone capaci, operose, testimoni di saldi valori familiari e d’impresa che fanno la differenza” , conclude l’artista.
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