Un’agenzia di stampa occidentale ha riportato un articolo della TASS del febbraio 2020 affermava che i comandanti della flotta del Mar Nero avevano pianificato di mettere quella che, se fosse vera, sarebbe stata una delle reliquie più sacre della cristianità, un pezzo della Santa Croce, a bordo della Moskva, la nave da guerra russa che le forze ucraine hanno affondato.
I funzionari russi non hanno né confermato né smentito questo rapporto, e quindi rimane una questione aperta se possano essere stati direttamente o indirettamente dietro il suo aspetto e se sperassero prima che la reliquia proteggesse la nave o ora che la sua distruzione potesse essere usata per frustare sostegno a Mosca contro l’Ucraina in Russia e in Occidente?
Ma indipendentemente dalle risposte a queste domande, ne solleva una ancora più fondamentale: cosa pensavano di ottenere il governo russo di Vladimir Putin e la Chiesa russa del patriarca Kirill mettendo una tale reliquia su una nave da guerra piuttosto che in un santuario a cui i fedeli potrebbero fare pellegrinaggi?