martedì, 21 Marzo
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Pd: la Madia non ci sta

Lotte da pollaio per le donne del Pd costrette a giocarsi i pochi posti di potere rimasti dopo che Nicola Zingaretti le ha buggerate alla grande nella compagine governativa escludendole da tutto, ma non dimenticandosi mai di dire ‘deputate e deputati’, in pieno stile politically correct.

Marianna Madia è stata lanciata in politica da Walter Veltroni e da allora nessuno è riuscita a schiodarla diventando pure ministra con Matteo Renzi e Paolo Gentiloni.

Inizialmente prossima a D’Alema e alla sua Fondazione Italiani ed Europei si è segnalata sempre per la sua vicinanza al leader del Pd di turno, oltre che essere stata la fidanzata del figlio del Presidente della Repubblica Giulio Napolitano.

E forse forte di questo ha reagito stizzita alla candidatura di Debora Serracchiani al ruolo di capogruppo alla Camera facendo intendere che la sua rivale fosse scelta da una ‘cooptazione mascherata’ riferendosi a Graziano Delrio che ha rimandato tutto al mittente.

Certo che la Madia che parla di pressioni da parte di correnti del Pd fa sorridere visto che lei è legata al think thank di Enrico Letta, l’Arel che è da poco il nuovo segretario del Pd.

Comunque vada a finire, non è stato un bello spettacolo in una Italia piegata dalla pandemia e da una spaventosa crisi economica. La politica dovrebbe essere un privilegio per servire i cittadini, non uno strumento di ambizione personale.

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