Oggi creare organi in stampa 3D è realtà. Dopo la costruzione dei primi organi in miniatura, nuove tecniche rendono più semplice costruire in laboratorio organi che in futuro potrebbero essere destinati ai trapianti.
Una delle nuove strade è descritta sulla rivista Macromolecular Rapid Communications, basata sulla deposizione di gocce di bio-inchiostro guidata da enzimi, mentre la rivista Developmental Cell presenta un metodo per riprodurre le complesse forme dei tessuti viventi, manipolando in laboratorio cellule umane o di topo su appositi supporti sintetici. Entrambi i risultati promettono di avvicinare la stampa di organi in 3D, una delle nuove frontiere della medicina rigenerativa che permette di riparare organi e tessuti danneggiati da malattie o lesioni attraverso ‘pezzi di ricambio’ ottenuti in laboratorio.
Ma la scienza va avanti e si pensa già a quelli in 4D. A permetterlo un gel ‘intelligente‘, fatto principalmente di acqua e capace di mutare forma in base alla temperatura. Lo smart gel ha il vantaggio di garantire la rigidità necessaria per fabbricare organi come i polmoni, ad esempio, oppure contenere farmaci da trasportare e rilasciare in modo preciso. La tecnica è stata descritta sulla rivista Scientific Reports ed è stata messa punto nella Rutgers university. Obiettivo comune degli organi ‘stampati’ è quello di essere più facilmente adattabili all’organismo che dovrà riceverli.
(video tratto dal canale Youtube di La Vanguardia)