lunedì, 20 Marzo
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L'imbarazzo della Francia

Un contratto sulla costruzione di due navi da guerra per la Russia è diventato fonte di grande difficoltà per la Francia. La prima delle due navi è stata costruita secondo un contratto da 1,2 miliardi di euro in un cantiere navale di Saint-Nazaire, sulla costa atlantica della Francia, ma una consegna a Mosca mentre infuria la crisi ucraina imporrebbe di resistere agli Stati Uniti, che hanno fortemente messo in guardia Parigi contro questa mossa.

Il rifiuto di trasferire la nave Mistral significherebbe perdere i soldi e danneggiare l’immagine della Francia come fornitore affidabile sul mercato internazionale delle armi. La tattica francese finora è stata semplicemente quella di sedersi ad aspettare, nella speranza che la crisi ucraina si attenui, aprendo la possibilità di consegnare la nave. Ma con i problemi del cessate il fuoco in Ucraina orientale, tra crescenti ostilità, la posizione francese è sempre più disperata.

 

UN ACCORDO CONTROVERSO

Nel 2010, la Francia ha firmato un contratto per la costruzione di due navi da assalto anfibie per la marina russa, con la possibilità di costruirne altre due sotto licenza nei cantieri russi, grazie agli sforzi del fu presidente francese Nicolas Sarkozy che puntava a creare legami forti con la Russia. L’accordo è diventato il più grande contratto per gli armamenti che Mosca abbia mai firmato con un Paese della NATO, ed ha attirato un sacco di polemiche. Alcuni membri della NATO, le nazioni baltiche e in particolare le ex-sovietiche hanno considerato questo accordo come una mossa sbagliata per via della guerra del 2008 tra Russia e Georgia, esprimendo la preoccupazione che Mosca possa usare le navi per un braccio di ferro con gli stati confinanti.

In Russia, alcuni membri del vertici hanno criticato l’accordo come un inutile spreco di denaro. Hanno detto che la consegna di navi della classe Mistral, capaci di trasportare 16 elicotteri, 700 soldati e 50 veicoli blindati per le operazioni di sbarco, non sono appropriate alle difficili condizioni della Russia e non hanno senso. I sostenitori del contratto da parte russa hanno detto che le navi da assalto anfibio potrebbero essere utilizzate per proiettare la loro potenza in tutto il mondo e aiutare il soccorso dei civili nelle zone calde. Hanno detto che allo stato dell’arte dell’elettronica potrebbero contribuire a migliorare l’efficienza della Marina russa e consentire ai costruttori navali russi di ottenere tecnologie moderne e di imparare nuove abilità.

I critici hanno detto che le navi sono state progettate per l’utilizzo acque temperate e potrebbero non essere idonee al clima rigido della Russia. Hanno sostenuto che la Russia ha poche navi in condizioni di navigabilità a seguito della crisi economica post-sovietica, e la Marina dovrebbe spendere meglio le proprie risorse per il mantenimento delle navi esistenti e per la costruzione di navi meno costose e più efficienti nei suoi cantieri navali.

 

LA FRANCIA SOTTO PRESSIONE

La prima delle due navi di classe Mistral costruite per la Russia, la Vladivostok, prende il nome dal porto della Russia sul Pacifico ed è stata completata in estate. Centinaia di marinai russi, l’equipaggio futuro, sono arrivati a Saint-Nazaire a giugno per seguire un ciclo formativo per l’utilizzo della nave prima della consegna che era prevista nel mese di ottobre. La seconda nave, ironicamente chiamata Sebastopoli come il porto nella penisola di Crimea che la Russia ha sottratto all’Ucraina a marzo, sarà consegnata il prossimo anno. Entrambe le navi serviranno nella flotta russa del Pacifico, con sede a Vladivostok.

Mentre gli Stati Uniti e l’Unione europea hanno imposto sanzioni contro Mosca per la sua annessione della Crimea e per il supporto fornito agli insorti filo-russi in Ucraina orientale, la Francia ha dovuto affrontare le richieste di Washington di annullare l’accordo. L’attuale serie di sanzioni economiche e finanziarie non vieta formalmente l’accordo Mistral e consentono il completamento dei contratti già firmati, ma i funzionari degli Stati Uniti hanno sostenuto che la Francia avrebbe inviato un segnale sbagliato a Mosca adempiendo al contratto.

Il presidente francese Francois Hollande fino ad ora ha assunto una posizione non impegnativa. Ha detto evasivamente che la situazione attuale non consente il trasferimento della nave in Russia, aggiungendo che una decisione sarebbe stata presa in seguito.

 

SALE LA TENSIONE

Nello scorso mese, il vice primo ministro russo Dmitry Rogozin, che si occupa delle industrie belliche della nazione, ha detto che la Francia aveva invitato la Russia a partecipare alla cerimonia di consegna della nave il 14 novembre, esibendo una lettera per dimostrare la sua affermazione. La Francia ha negato che la data fosse fissata formalmente, e il funzionario responsabile del contratto è stato licenziato subito dopo. In un’attesa nervosa, i media francesi hanno riferito che all’equipaggio russo della nave è stato vietato l’ingresso alla nave. I funzionari hanno rapidamente confutato la relazione affermando che all’equipaggio è stato permesso di proseguire la formazione a bordo della nave.

 

QUALE FUTURO?

Il contratto si mantiene flessibile sui tempi di consegna della prima nave, secondo le fonti russe, dando a Parigi l’agio di pochi mesi di attesa. La Francia utilizzerà probabilmente ogni segnale positivo che possa provenire dall’Ucraina per sostenere che Mosca ha cambiato rotta e che la nave ora potrebbe essere consegnata. La Russia sarà probabilmente paziente fino a consentire alla Francia di rimandare i tempi di consegna.

Se il conflitto in Ucraina continua la sua escalation, sottraendo alla Francia la possibilità di approfittare di un momento politicamente conveniente per la consegna della nave, Parigi preferirà perdere i soldi che rischiare di irritare Washington. Sarebbe difficile trovare altre destinazioni d’uso per la nave. Gli Stati Uniti non dimostrano alcuna intenzione di compensare la Francia per la perdita, e sarebbe difficile trovare un altro cliente per la grande e costosa nave.

Ad aggravare il problema, la Russia ha sostenuto che la Francia non sarebbe in grado di vendere la nave a chiunque altro, anche se trovasse un cliente, perché la Russia ha già messo le sue attrezzature a bordo della nave, che dunque non potrebbe essere reimpiegata. Se la Francia annulla la consegna della nave, questo non determinerà alcun colpo significativo alle ambizioni militari del Cremlino. La Marina russa manca ancora di una missione chiara per le sue navi di classe Mistral, e sarebbe meglio se investisse il denaro per costruire nuove fregate e cacciatorpedinieri, molto più economici e più urgenti.

L’accordo ha ora soprattutto un valore politico per Mosca. Il presidente russo Vladimir Putin ha lungamente accusato gli Stati Uniti di voler costringere gli alleati a sostenere le sanzioni anti-russe, in contrasto con i propri interessi. Se la Francia rispetta gli obblighi e offre la nave, questa sarà una spaccatura nelle fila degli alleati degli Stati Uniti e un esempio per gli altri, che sono riluttanti a sostenere una dura presa di posizione di Washington contro Mosca.

 

Traduzione di Valeria Noli

 

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