Libia: secondo giorno di bombardamenti Usa su Sirte. Su richiesta d’intervento del governo di unità nazionale di Tripoli, il presidente Barack Obama ha autorizzato la missione per 30 giorni. Mosca e il parlamento libico di Tobruk (non riconosciuto) considerano illegittimi i raid in assenza una risoluzione dell’Onu. Sempre tesa la situazione a gruppo Stato Islamico ha fatto esplodere a Bengasi un’autobomba che ha ucciso 22 persone.
L’Italia acconsentirà all’uso delle basi militari, se richieste dagli Stati Uniti, ha detto la ministra della difesa Roberta Pinotti, rispondendo a un’interrogazione parlamentare alla camera. «Il governo ritiene che la lotta contro l’Isis in Libia sia fondamentale per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia», ha aggiunto la ministra. L’appoggio rientrerebbe nel quadro normativo della risoluzione Onu 2259 del 2015.
Al momento, i Reaper americani ospitati alla base di Sigonella hanno ancora i motori spenti. Sono armati e pronti al decollo, con l’obiettivo dichiarato di colpire i militanti dell’Isis a Sirte e in altri luoghi strategici della Libia.
Siria: i ribelli stanno cercato di riconquistare le vie d’accesso alla parte orientale di Aleppo, assediata dall’esercito governativo, in modo da ricollegarla con il territorio controllato dagli insorti a ovest. Per farlo hanno scavato un tunnel sotto al distretto di Ramouseh in modo da far esplodere le postazioni delle truppe di Damasco, aiutate dall’aviazione russa. Denunciato l’uso di gas al cloro da parte delle forze fedeli al regime. Durante la notte di due giorni fa, in una città nella provincia di Idlib, è stato denunciato dai medici soccorritori dell’ospedale che «dieci persone, tra cui bambini, hanno sofferto di asfissia a causa dell’attacco», attraverso l’agenzia di stampa Anadolou. I civili coinvolti hanno avuto difficoltà respiratorie e vomito. Si sospetta che siano stati sganciati due barili bomba da alcuni elicotteri sulla città di Saraqueb, poco lontano dal luogo in cui, due giorni fa, era precipitato un elicottero militare russo (a circa 15 chilometri di distanza). Già lo scorso aprile il regime di Damasco era stato accusato di aver utilizzato agenti chimici in 43 attacchi diversi.
Corea del Nord: nuovo test balistico per Pyongyang, che nella giornata di oggi ha lanciato un missile poi caduto nel mar del Giappone. Il premier Shinzo Abe parla di «minaccia seria alla sicurezza del Paese». Il nuovo lancio viola le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu, a poche settimane dalle esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Corea del Sud.
Sudafrica: si svolgono oggi le elezioni amministrative. Più di 26 milioni di sudafricani scelgono oggi il sindaco della loro città. Il voto si annuncia combattuto e, visti gli scandali che hanno investito il presidente Jacob Zuma e la difficile situazione economica del Paese, sarà una misura della tenuta dell’African national congress, il partito di governo.