Il 14 aprile 1934 a Butcher Hollow, un villaggio di minatori del Kentucky, la famiglia Webb non ha né il tempo né la voglia di festeggiare la nascita di una nuova bocca da sfamare. In quel giorno, infatti, viene al mondo la piccola Loretta.
Non è un bel periodo. La crisi morde forte e di lavoro non ce n’è per nessuno. Mentre gli adulti tentano in qualche modo di tirare avanti i bambini vivono nella strada. Loretta Webb è una di loro e nessuno può immaginare che quella mocciosa che si aggira tra le case con la faccia sporca e i capelli arruffati diventerà uno dei più grandi personaggi del country statunitense con il nome d’arte di Loretta Lynn.
La bambina tra una zuffa e un gioco si fa ragazza e impara a suonare la chitarra dai vagabondi di strada. Quando può si diverte a strimpellare per gli amici. La vita, però, sembra non avere alcuna considerazione né tempo per i suoi sogni. Le affibbiano un marito quando non ha ancora compiuto quattordici anni e prima ancora di aver capito bene cosa le stia accadendo e quali siano i suoi progetti per la vita si ritrova madre di quattro figli.
Le resta la consolazione della chitarra e delle canzoni che pian piano diventano una specie di lavoro.
Si propone ai locali in cambio di qualche soldo e di un pasto per sé e per i figli, conosce vari musicisti e forma anche una band, i Trailblazers, mentre la sua popolarità cresce. Quella che era la bambina sporca con i capelli arruffati di Butcher Hollow, alla fine degli anni Cinquanta ottiene finalmente il suo primo contratto discografico.
Da quel momento la ruota comincia a girare per il verso giusto.
Inaspettato, nel 1960, arriva il primo grande successo con ‘Honky tonk girl‘. I tempi duri sono ormai lontani. I suoi dischi scalano regolarmente le classifiche e i soldi non sono più un problema.
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