La paranoia di un attentato targato Isis rischia di svuotare le piazze italiane, come ieri quella di San Pietro, e allora l’inguaribile Presidente del Consiglio Matteo Renzi, malato di ‘annuncite’, annuncia, appunto, il ‘banchetto day’, organizzato dal Pd per il 5 e il 6 dicembre in mille piazze, dice lui, per «parlare delle proposte» del partito. Si tratta, in realtà, di campagna elettorale anticipata. Contro l’agorafobia causata dai ‘barbudos’ di al Baghdadi si schiera anche il segretario Fiom Maurizio Landini, timoroso che il corteo delle tute blu fissato per sabato prossimo a Roma per protestare contro il Jobs Act si riveli un flop. Sono già molte le disdette arrivate sul tavolo dei metalmeccanici. E sabato è anche il giorno della manifestazione contro il terrore convocata dall’Islam italiano moderato. Intanto, le linee A e C della metropolitana capitolina sono state evacuate per due allarmi bomba poi rivelatisi infondati.
In primo piano restano sempre l’emergenza terrorismo e la guerra contro lo Stato Islamico, anche se non si capisce ancora bene fatta da chi, come, perché e quando. Matteo Renzi invita alla «massima attenzione» ma senza «isteria». Il blog di Beppe Grillo (costretto a prendere una posizione netta sulla politica estera se vuole ambire alla guida del Paese) ospita un intervento del giornalista e scrittore Massimo Fini, che se la prende con i bombardamenti di Francia e Usa, vera causa degli attentati kamikaze di Parigi, e un post di Alessandro Di Battista, arrabbiato col premier per gli affari fatti con gli emiri del Golfo Persico. Geniale idea del giudice della Corte Costituzionale Giuliano Amato per il quale il terrorismo si batte rinunciando al petrolio.
Dopo il lungo pit-stop in commissione Bilancio, ha preso oggi il via nell’aula di Palazzo Madama l’esame della legge di Stabilità. Da segnalare, per dovere di cronaca, gli interventi delle due relatrici di maggioranza: Magda Zanoni (Pd) e Federica Chiavaroli (Ap).
La Camera ha approvato con 319 voti favorevoli, 103 contrari e 13 astenuti il decreto legge di proroga delle missioni internazionali. Niente a che fare con l’emergenza terrorismo. Comunque sia, Forza Italia ha votato insieme alla maggioranza, il M5S contro e la Lega si è astenuta. Anche FdI ha detto sì, ma solo per «senso di responsabilità (nazionalista ndr)». Sul giudizio della destra italiana pesa infatti come un macigno la vicenda dei due marò detenuti in quel «Paese medievale» che è l’India, afferma il deputato Edmondo Cirielli.