Emergency ha celebrato i suoi vent’anni con una grande festa al Franchi di Firenze in occasione della “Partita del Cuore”: in quarantamila hanno risposto all’appello di Gino Strada e della Nazionale Cantanti, garantendo un incasso di circa 290 mila euro. Serviranno al finanziamento di alcuni progetti, in Sudan e anche in Italia. Già, perché da tempo le richieste d’intervento gratuito sanitario si sono intensificate anche dal nostro Paese.
E di progetti e di solidarietà si è parlato molto, sia prima che durante la partita di calcio tra gli azzurri ( Cantanti) e i rossi ( Emergency): in sala stampa si sono infatti alternati calciatori e personaggi dello spettacolo per illustrare il loro impegno a sostegno delle molte iniziative che, insieme o separatamente, vengono portate avanti. Solidarietà, progetti umanitari, rispetto dei diritti umani, qualità della vita sono riecheggiate più volte nelle parole dei protagonisti di questa indimenticabile serata. Firenze, città dal cuore generoso, ricorderà a lungo questo evento di cui è stata la principale protagonista: ed è stato bello vedere uno stadio gremito, con intere famiglie, dai bambini ai nonni, sventolare gioiose le bianche bandierine con la scritta Emergency.
Un segnale diametralmente opposto rispetto agli squallidi spettacoli di violenza che il calcio degenerato e drogato spesso ci riserva ( come, recentemente, è accaduto a Roma per la finale di Coppa Italia). Qui, si è celebrato il momento più alto e nobile: che ci riporta lontano nel tempo. Gli stadi, infatti, dal tempo degli antichi giochi di Olimpia hanno da sempre segnato il felice rapporto tra musica, canto e competizione sportiva: nell’antica Grecia, ad Atene come a Delfi, un coro eseguiva canti in onore dei vincitori dei vari giochi. L’aspetto ludico rende infatti la musica ed il calcio due “linguaggi universali.” L’ambizione di questa città e della società Fiorentina che ha aderito con entusiasmo alla richiesta di Emergency è quello di restituire al calcio il suo aspetto di festa, riportando donne e bambini in uno stadio senza “barriere”(del resto, queste come primo segnale, sono già state abbattute). Come si è visto nella partita del giorno prima, a chiusura del campionato, le rispettive “tifoserie” , da anni gemellate nel ricordo del Grande Toro scomparso a Superga, hanno seguito la partita in un clima amichevole, fraterno, di scambio dei rispettivi colori e vessilli, mescolate insieme.
In due serate consecutive, Firenze ha visto la pacifica e allegra partecipazione al Franchi di ben 80 mila persone! Un grande segnale di unità, in un periodo in cui la stessa battaglia politica registra toni offensivi, violenti, laceranti, parole distruttive. Qui, attraverso Emergency invece si vuol costruire. Cosa? Nello specifico, un poliambulatorio a Castelvolturno ed il potenziamento del reparto pediatrico cardiologico dell’ospedale Salam a Khartum, capitale del Sudan. Che vanno ad aggiungersi ai tanti centri realizzati nelle aree colpite dalla guerra e dalla povertà, sparse nel mondo, Medio Oriente ed Africa in Particolare. “In questi 20 anni sono state curate 6 milioni di persone in 13 paesi. Una ogni due minuti. A Khartum – dice Cecilia Strada – il nostro è l’unico ospedale gratuito esistente. Lì vi è bisogno di nuovi ecografi”. Anche Gino Strada, fondatore con la moglie prematuramente scomparsa, di Emergency, si dice particolarmente “commosso e felice” per la risposta di Firenze all’annuale appuntamento con la partita del Cuore. “Il mio ringraziamento, oltre alla popolazione, va naturalmente ai tanti volontari, ai medici che prestano la loro opera nelle zone più disagiate, agli artisti, ai cantanti, ai calciatori che hanno aderito con entusiasmo all’appello. Ora torneremo con rinnovato entusiasmo all’opera per portare cure gratuite e di alta qualità alle vittime della guerra e della povertà, che colpisce soprattutto donne, bambini, anziani, persone indifese e innocenti. E fra le cause più odiose e devastanti vi sono le mine. Ancora tante, troppe”.
Non solo nel mondo, nei Paesi poveri e in guerra, ma anche nel nostro Paese c’è necessità di intervenire ed Emergency lo sta facendo a Castelvolturno, vicino Caserta, a Palermo (poliambulatorio) e a Siracusa ( con strutture mobili). Un sintomo di quanto problematica sia la sanità in alcune zone d’Italia. “Il Censis è stato chiaro: 9 milioni e mezzo di italiani non possono curarsi. E allora siamo intervenuti noi. Prima dando una mano ai migranti, poi versoi i nostri poveri: i nostri ambulatori mobili girano sopratutto nelle campagne di Puglia e Calabria, in quell’Italia dove esistono sacche di schiavitù”.
Anche la Nazionale Cantanti, prosegue la propria opera di sostegno solidaristico, come, ultima cosa, il Progetto Vita, il primo progetto di “defibrillazione precoce” realizzato per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco: e 10 defibrillatori sono stati donati, nell’attesa della partita, all’Arciconfraternita della Misericordia, nell’anniversario dei suoi 770 anni. La prima istituzione solidaristica in Europa. Una parte dei proventi della partita, saranno devoluti anche alla Fondazione Parco della Mistica di Roma, tra la Prenestina e la Casilina, per il completamento del primo esempio in Italia, di parco polifunzionale completamente accessibile e fruibile da persone diversamente abili: recentemente inaugurato e realizzato con i fondi delle precedenti edizioni, già comprende un parco giochi, un’area picnic, campi di minigolf, un biolago e relativo percorso didattico. Ne hanno parlato in dettaglio Sandro Giacobbe, Niccolò Fabi e Alessio Boni: la Fondazione è nata per realizzare il Campus produttivo della Legalità e della Solidarietà, un vero e proprio centro di produzione e promozione culturale e al tempo stesso uno strumento di riqualificazione e di valorizzazione ambientale con infrastrutture costruite in modo ecosostenibile. Ciò rientra nei piani di riqualificazione delle aree periferiche del Comune di Roma, che già – lo ricorda Sandro Benvenuti – vede l’attività del Teatro dell’Affetto di Tor Bella Monaca: “un’esperienza, – racconta –commovente e toccante, di grande partecipazione popolare, con straordinarie possibilità di aggregazione sociale. Quel teatro è ora il punto di riferimento di un quartiere più grande di Siena, con tante problematiche, un tempo abbandonato”. Sandro coglie anche l’occasione per presentare Erminia Manfredi, moglie dell’indimenticabile Nino, la quale illustra il Progetto Nino!, che prevede una serie di iniziative per ricordare, a dieci anni dalla scomparsa, il grande attore italiano e con i proventi, sostenere la onlus Viva la Vita, per i malati di Sclerosi Laterale Amiotrofica.
Dopo Los Angeles, prossimo appuntamento il 7 giugno all’Auditorium della Conciliazione a Roma. Dunque, come si è visto, questa partita è stata anche un’occasione per una “passerella”, una presentazione dei grandi momenti e delle più importanti iniziative di solidarietà in atto. Quanto alla gara e allo spettacolo offerto da cantanti, artisti, ex calciatori, si è svolto nel segno del divertimento e dell’amarcord: tra la nazionale guidata da Luca Barbarossa e la squadra di Emergency capitanata da Gino Strada nelle cui file si sono esibiti tre idoli del popolo viola: Giancarlo Antognoni, Gabriel Batistuta e Roberto Baggio . Per loro, una grande standing ovation. Un omaggio che Antonio ha ricambiato con una punteggiata da momenti e lanci di classe, il Re Leone con due reti ed un gol che ricordava Wembley, un Roby ormai senza codino e assai imbiancato, con un rigore messo a segno.Così come tanti applausi e invocazioni per Borca Valero, Luca Toni, Vincenzo Montella, Manuel Pasqual e Cesare Prandelli ( questi ultimi due impegnati da ieri a Coverciano in vista del Mondiale brasiliano), Francesco Toldo, Javier Zanetti, Francesco Gattuso. Applausi a non finire anche le nostre pop star: in campo, ai bordi e in tribuna: Claudio Baglioni, Paolo Belli, Niccolò Fabi, Max Gazzè, oltre ai “padroni” di casa Marco Masini, Paolo Vallesi, Pupo, Aleandro Baldi, Riccardo Azzurri e Francesco Fiaschi. Accalamatissimi anche gli attori a cominciare da Cristina Capotondi in campo con la maglia di Emergency ( si è presa pure anche una pallonata sul volto) e poi Raul Bova, Riccardo Scamarcio, Neri Marcorè, Paolo Bonolis, Edoardo Leo, Giovanni Salis, Francesco Giorgino, Giorgio Pasotti, Marco Bocci, Alex Britti, Nikolas Vaporidis, Patty Pravo, Laura Chiatti, Vergassola, Militello e vari altri. Il tutto preceduto da una esibizione canora e di chitarra di uno dei leader dell’attuale Fiorentina, l’argentino Gonzalo Rodriguez, che ha cantato un brano di Lucio Battisti. Ah, dimenticavamo: è finita 4 a 4, doppietta di Batistuta, gol di Pasqual Barbarossa e altri………), con Montella che si è fatto parare un rigore. Ma, come canta De Gregori, non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore, un giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla fantasia… Ha arbitrato il fiorentino Gianluca Rocchi. Insomma, un “grande spettacolo, come tutto ciò che ruota intorno alla nobile campagna di Emergency – dice Carlo Conti – che, come fiorentino, mi riempie di orgoglio e di cui non dubitavo”. Anche per Enzo Ghinazzi, in arte Pupo, si è trattato di una risposta da parte della “nostra città” ( lui è di Ponticino, Arezzo, ma nel cuore si sente fiorentino) “di grande generosità, in un momento economicamente così’ difficile, oltre le previsioni”.
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