mercoledì, 29 Marzo
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La Cenerentola dell'ASEAN

Bangkok – Il Turismo è una delle voci economiche principali per buona parte dell’arco Sud Est asiatico di Nazioni, principale fonte economica soprattutto in periodi di crisi globale come quella che stiamo vivendo attualmente ed è sede di principale creazione di posti di lavoro, indotto economico compreso, perché Turismo significa non solo attività ricettive ma anche aerei, personale di servizio, alimenti e derrate, strutture sportive, edilizia, spettacoli, comunicazione, attività marinare e così via. Le economie delle Nazioni del Sud Est Asia stanno attualmente vivendo una fase di importantissimo supporto grazie alle rendite derivanti dalle attività turistiche visto che gli investimenti diretti esteri sono in fase di stanca e le economie locali vivono, sotto vari aspetti, anche di rimando, tutto quello che in negativo deriva dalla crisi globale che ancora attanaglia di fatto tutto il Pianeta. Ci si chiede quindi come mai una Nazione che possiede sul proprio territorio più di 7.000 isole ed alcune delle spiagge più belle del Mondo, ovvero le Filippine, non riesca a raggiungere livelli quali quelli ottenuti da un vicino d’area qual è la Thailandia che proprio nel settore del Turismo ha investito sempre molto incassando in cambio un sostegno economico di assoluto rilievo nella gestione e spesso per la sopravvivenza del proprio Bilancio nazionale. Infatti, nonostante il record di 5 milioni di visitatori lo scorso anno, le Filippine sono ancor oggi quelle che guadagnano di meno dai turisti base-Dollaro USA in tutta l’area Sud Est asiatica e che possiamo considerare inscritta o facente parte dell’ASEAN.

Nel 2014 la Thailandia è la Nazione che ha ottenuto i maggiori ricavi dal settore turistico con un ammontare pari a 38.4 miliardi di Dollari USA di rendita con 24.78 milioni di turisti, la Malaysia si è piazzata alla seconda posizione ricevendo più turisti visitatori cioé 27.44 milioni dai quali son stati generati 16.7 miliardi di Dollari USA, alla terza posizione troviamo per lo scorso anno Singapore con 15.1 milioni di turisti con un reddito generato di 17.44 miliardi di Dollari USA, seguita dall’Indonesia con 9.44 milioni di visitatori e 10.7 miliardi di Dollari USA di rendita ottenuta, poi vi è il Vietnam con 7.87 milioni di visitatori ed un reddito ottenuto di 8.17 miliardi di Dollari USA. Le Filippine sono al sesto posto con 4.83 milioni di visitatori e 4.84 miliardi di Dollari USA ottenuti. Seguono Cambogia con 4.5 milioni di visitatori e 3 miliardi di Dollari USA ottenuti ed il Laos con 4.16 milioni di visitatori ma ricavando solo 641 milioni di Dollari USA.

Le motivazioni per le quali le Filippine non si posizionano più in alto nel ranking turistico d’area per la Camera di Commercio Europea nelle Filippine  sono da riscontrarsi nella rete ricettiva ma soprattutto infrastrutturale filippina ancor oggi troppo inadeguata per gli standard della clientela turistica internazionale a fronte di costi di spostamento (soprattutto via aerea) alquanto alti.

Per gli operatori del settore e gli osservatori di cose economiche, il Governo delle Filippine dovrebbe innanzitutto risolvere la congerie di difficoltà che i turisti debbono affrontare per raggiungere le destinazioni finali cui sono interessati. Tanto per fare un esempio, il 70 per cento circa dei visitatori e turisti che si recano nelle Filippine sbarcano al Ninoy Aquino International Airport di Manila. Ma la connettività e la rete di infrastrutture stradali e di comunicazione con il Nord o il Sud del Paese sono ancor oggi di livello asfittico tanto da sollevare numerose lamentele da parte dei turisti che giungono nelle Filippine un po’ da ogni parte del Mondo.

La privatizzazione degli aeroporti regionali attraverso Programmi di Partnership Pubblico-Privato PPP era certo un passo nella giusta direzione -affermano gli economisti- ma si sono accumulati numerosi ritardi tanto che uno spiraglio risolutivo lo si potrà vedere solo con la prossima amministrazione governativa delle Filippine. Il piano prevede la messa all’asta di contratti per lo sviluppo a fini di operatività e mantenimento gestionale della rete aeroportuale regionale in due pacchetti, il primo comprende il progetto di 20.26 milioni di Pesos filippini per il Bacolod-Silay Airport e 30 miliardi di Pesos filippini per l’Iloilo Airport mentre il secondo pacchetto riguarda i 40.57 miliardi di Pesos filippini per il Davao Airport, 14.62 miliardi di Pesos filippini per il Laguindingan Airport e 2.34 miliardi di Pesos filippini per il New Bohol Airport.

Per il 2016 il Governo delle Filippine sta pianificando di realizzare un incremento nelle entrate derivanti dal Turismo pari al 10 per cento, ovvero 250 miliardi di Pesos filippini ed un aumento del 13 per cento negli arrivi portandoli a sei milioni di turisti in visita nelle Filippine. La prossima amministrazione governativa può ritenere queste cifre alla sua portata ma bisogna anche aggiungere, affermano gli osservatori, che bisognerà fare molto di più per rendere le Filippine una destinazione turistica più appetibile delle condizioni attuali in cui versa l’arcipelago filippino oggi, in particolar modo per i turisti di alta fascia, i cosiddetti big spenders. A tutto questo bisogna affiancare la necessità di implementare gli investimenti stranieri da devolvere e investire nelle infrastrutture e nella creazione di sedi di accoglimento turistico e ricezione migliori di quelle attualmente disponibili. Si tratta di fattori che, innescando una spirale positiva, potrebbero spingere gli investitori stranieri ad investire sempre di più nelle Filippine proprio nel settore economico del Turismo.

Ovviamente le Filippine dovranno avviare la fase della creazione delle infrastrutture per rendere la Nazione più attraente per il turismo internazionale ed allo stesso tempo attrarre sempre più investimenti stranieri a proprio favore ma dovranno essere migliorate anche le vie di comunicazione e rappresentazione dello stato delle cose, in termini di miglioramento infrastrutturale, affinché sia gli investitori stranieri sia e soprattutto la clientela turistica internazionale trovino poi effettivamente più attraente andare a far visita alle Filippine piuttosto che orientarsi verso le altre sedi ASEAN più ‘collaudate’ in termini di managerialità ed infrastrutture già esistenti nel settore del turismo di area.

 

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