Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto;
è quanto mi hanno dato al posto di un fucile
(Philip Roth)
Nel maggio scorso ho dedicato una riflessione a quella che avevo chiamato una guerra scatenata contro i diritti delle donne in America alla notizia trapelata di un documento della Corte Suprema a maggioranza più che conservatrice con cui si stava preparando una sentenza che avrebbe negato il diritto di autodeterminazione delle donne ad abortire. Scelta peraltro mai divertente e semplice e su cui una necessaria umiltà dovrebbe prevalere su posizioni polarizzate tra aborto sì/no quale esito di battaglie ideologiche.
Il risultato atteso è arrivato il 24 giugno, data già incorniciata da festeggiare nel destrissimo Texas mentre in Missouri si è subito dato corso al divieto. Di modo che la famosa sentenza del 1973 ‘Roe vs. Wade’ viene cancellata. Biden ha subito affermato che «La Corte ha tolto un diritto costituzionale fondamentale per molti americani che era già stato riconosciuto…. La maggioranza conservatrice della Corte suprema mostra quanto sia estremista. La mia amministrazione utilizzerà tutti i suoi poteri legali appropriati, ma il Congresso deve agire, e con il vostro voto anche voi potete agire». Congresso che dovrebbe divenire repubblicano nelle prossime elezioni di medio termine. Questa sentenza condizionerà le elezioni perché politici, procuratori generali e politici locali decideranno se e quando l’aborto sarà permesso.
Con questa sentenza l’America diviene sempre più retriva verso un ritorno ad un passato buio e pericoloso. Con buona pace di Rampini che discetta su come un’America divisa faccia gongolare regimi come Russia e Cina. E quindi? Silenzio sulle spaccature politiche ideologiche culturali americane se no gli avversari le strumentalizzano? Così dovremmo nascondere fratture e contrapposizioni altrimenti si fa il gioco degli avversari? L’America è sempre meno terra di opportunità e di diritti individuali garantiti per legge, già piegata da problemi irrisolti e strutturali sulle discriminazioni etniche, su stili di vita competitivi e brutali, su un approccio ideologico-militare ai problemi del mondo. Parlo di talebani, perché in Afghanistan che ci fa schifo per talebani tribali che opprimono le donne sono molto diversi da questi comportamenti, solo in giacca e cravatta ed in apparenza più puliti? Un Paese che somiglia sempre più alle peggiori autocrazie o dittature che perseguono con maggiori brutalità i medesimi risultati. Così quel diritto delle donne è negato da 6 Stati conservatori che saranno almeno 26.
Un tragico corto circuito questa sentenza di giudici dalla nomina a vita, come nei peggiori regimi, che sposta sempre più il potere giudiziario facendole assumere una valenza di forza ideologica, più che un regolatore imparziale di domande e bisogni in un sistema plurale, dopo un’altra sentenza di simile indirizzo ma di segno opposto. L’altro giorno la medesima Corte ha emesso una sentenza altrettanto pericolosa e deleteria. Corte i cui tre ultimi giudici sono per una dannata casualità stati nominati dal più pericoloso ed estremista presidente della storia degli Stati Uniti, mai così divisi. Quel Trump cui si concentrano le responsabilità nel tentato colpo di Stato del 6 gennaio dell’anno scorso con l’attacco a Capitol Hill, sede del Congresso americano. Quella sentenza esclude qualsiasi controllo per acquistare armi, come aveva prescritto lo Stato di New York. Adesso si girerà armato e si potrà fare ciò che si vuole perché i controlli di affidabilità sulla persona sono stati eliminati con il famigerato Secondo Emendamento della Costituzione che legittima la libertà individuale di armarsi. Lo stesso Far West, due secoli dopo dove libertà significa il poter armarsi ed ammazzare chiunque. In una nazione con il record mondiale di stragi.
L’ultima sentenza, che nega il diritto ad abortire, sostiene una parte bigotta ed ideologica a scapito delle altre contrarie che sarebbero di più, in una vecchia nuova crociata del diritto alla vita sostenuta da molto tempo da miriadi di associazioni pro-life. Espressioni culturali di una destra politica conservatrice sempre più di destra che sta già brindando, negando il diritto individuale delle donne a poter interrompere una gravidanza. Anche dinanzi a situazioni di violenze carnali, stupri di gruppo o incesti domestici. Sentenza parte di un progetto e di un disegno ideologico su cui le sinistre o ciò che le somiglia avrebbero dovuto attrezzarsi per difenderla. Con le donne ostaggio da oggi di aborti clandestini, difficoltà ad abortire dopo aver subìto violenze andando in altri Stati lontani con costi altissimi. Con le prossime scadenze di attacco delle destre, dalla libera contraccezione alle unioni omosessuali al mondo variegato dei trransgender. Un ritorno all’età della pietra che nessuno ha contrastato con forza. Forza che si usa per difendersi, come Black Live Matter o altre organizzazioni. Perché lì vi è una guerra secolare di bassa intensità ma di violenta ideologia che ha portato organizzazioni terroristiche di destre alla Casa Bianca con ‘The Donald’. Svegliatevi ed ascoltate ciò che hanno detto leaders di gruppi armati americani. Porgere l’altra guancia è roba da pavidi come i pacifisti contro la guerra in Ucraina, some dicono i saggi guerrafondai? Ed allora ci si deve attrezzare. In Ucraina sì e qui no? Dunque in America, questo assurdo Paese, ciò che si accorda per le armi si nega alle persone.
Il tema è scivolosissimo, pertiene al concepimento ed al valore da dare ad ogni vita dibattendo su quando diventi o possa essere considerato adulto. Questa grande vittoria della vita avviene in una nazione dove il diritto alla vita viene negato uccidendo singoli o gruppi da parte di psicopatici e disturbati mentali di ogni tipo di terroristi casalinghi od organizzati nelle diverse milizie di destra con ampi appoggi politici istituzionali. Cresciuti diversi in contesti brutali con deprivazioniaffettive psicologiche e materiali di estrema emarginazione, ma provenienti da aree urbane di classe media idelogizzata. Così ognuno può sparare, ma la donna non può decidere da sé. Il tema cruciale attiene alla sfera dei diritti individuali. Questione già negata da destri come il tizio dal sorrisetto sogghignante uno scrivano invitato il 24 sera da Gruber per una strana concezione di par condicio ‘pluralistica’ (ma per la crisi dei media più per far chiasso e poterne parlare). Salvo molto dolersene per il tono tribunizio come fanno sempre quelli di destra che il tale esprimeva parlando di democrazia osteggiata sempre dalla sinistra quando non le conviene. Non capendo il tema dei diritti negati. Ma perché li invitano ovunque, sempre. Si dirà proprio perché i democratici ne fanno emergere i limiti.
Detto ciò, la sentenza sul divieto di aborto chiama in causa limiti e dimenticanze del campo avverso. Ma prima è necessario dire della sentenza ‘democratica’. Quello che non vogliono capire in tanti in destre sempre più estremistiche è che legiferare su una materia rendendola un diritto per chi ne voglia far ricorso in compiuta autodeterminazione non lede l’intenzione di quanti quel diritto lo ritengono ‘eccessivo’ per le proprie legittime convinzioni e dunque non intendono avvalersene. Perché contrastarla e togliere un’opportunità a chi intende avvalersene? Facile, perché qui siamo nel campo minato dei famosi Valori e le concezioni personali ideologiche morali condizionano le scelte altrui. Viceversa, coloro i quali pretendono di imporre la propria morale ad altri che non la pensano allo stesso modo costituisce una chiusura tipica delle proprie idee che si pretende siano totalizzanti anche per gli altri. Questo il differenziale tra un pensiero aperto ed uno chiuso, tra una libertà ed un’oppressione. Democrazia e dittatura. Io non accetto la cosa x ma farò in modo che tu possa farne uso. Ricorda qualcosa? È il pensiero di Voltaire e dell’Illuminismo, pensiero non da oggi attaccato e mal difeso da chi diceva di farsene interprete (nelle sinistre). Chi opprime (religioni, destre, gruppi culturali identitari, politiche autoritarie, economia capitalista) non vuole che altri si possano avvalere di un diritto che non viene da loro accettato. Chi lascia vivere accetta che altri facciano ciò che egli non riesce a comprendere o che non vuole, senza che ciò leda la sua libertà o quella degli altri.
Questo spartiacque molto annacquato persino a sinistra (quale, dove?) è il principio della libertà individuale alla base delle società aperte. Chi risponde con ‘Dio lo vuole’ si arroga l’arbitrio di esserne l’interprete (cattolico, musulmano, ebraico) che ha utilizzato il proprio Dio per secoli in guerre sanguinose per affermare la propria verità, l’unica che deve comandare. Semplice? Sì e no. Io non voglio sparare, lo facessero gli altri fomentati da noi dal ‘fascio-leghista’ e dalla sua accolita Giorgia, con le sue atroci leggi sulla sicurezza, in stile americano, per cui chi spara ha sempre ragione, per legittima difesa o per eccesso colposo. Una risposta securitaria che sfrutta le paure popolari, che infesterebbe anche le nostre strade di sangue come avviene nel quotidiano americano. Che io voglia o meno, pretendo che le leggi di uno Stato civile e democratico impongano limiti e mettano vincoli netti sui modi e forme con cui sparare. Tesi teorica a parte, se vince, come forse accadrà, l’anno prossimo questa destra di questo parleremo. La sentenza americana dai primi commenti non si sta allegri.
La Chiesa, Santa Romana, ha subito detto che il tema va affrontato senza essere ideologici. Che vuol dire? Che è la sinistra ad essere ideologica e la Chiesa appoggia tutte le posizioni religioso-politiche che ne hanno fatto una battaglia ideologica con i famigerati Family day? Finora ha fatto così. Naturalmente sempre in difesa della vita, anche se la donna rischia la sua, di vita. Poi è arrivato il fascio Donald con un farneticante ‘è Dio che lo vuole’. Se metti Dio a scudo delle tue guerre, chi prova a dire ‘sì, però..’ ti gridano subito ‘miscredente, ateo, giudeo (che sta sempre bene su ogni vestito), comunista, ricchione, genderista (cioè che esiste solo donna ed uomo, altre passioni espulsioni vanno condannate. Ah la Santa Inquisizione, che nostalgia!)’. Ma tutta questa ventata ideologica in società che volevano convincerci non esser più tale da dove viene? Perché che altri siano estremisti non può esimerci dal capire di che parliamo. Ed allora occorre tornare indietro nel tempo per ricostruire alcuni passaggi. Le sinistre, le forze di progresso liberali hanno in sostanza da tempo dismesso qualsiasi pensiero ed azione su tali questioni, per non dire quelle sull’economia neoliberista. Perché qui tutto ciò si tiene, con diverse articolazioni. Quando senti il De Angelis huffingtonpostino dire che certo con Trump tutto ha avuto nuova sintesi, o senti il Giannini dire che quest’America non è più quella splendida ed accattivante di quando si era bambini, beh cascano braccia ed altre componenti. Vuol dire non capire e non conoscere i fenomeni storici e le sue dinamiche. Sarà necessario fare un veloce ripasso su ciò che i difensori delle libertà presenti in buon numero in America e nel mondo hanno via via dimenticato presumendo che conquiste e diritti fossero ormai permanenti perché vincolate da leggi statali. Non vedendo, soprattutto un giornalismo la stampa ed i media ciò che da decenni covava sotto la polvere delle destre. Equivoco che infatti oggi prende quanti ritengono che tutto sia esploso con l’elezione di Trump. Non volendo o non sapendo capire che l’ex Presidente fascista alla Casa Bianca non è il punto di partenza quanto un esito costruito con pazienza per anni intaccando diritti sociali e civili che non sono stati difesi adeguatamente da chi avrebbe dovuto continuare a vigilare.