giovedì, 23 Marzo
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Il Parlamento dei Giovani

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Bangkok – Circa due anni fa, quando si è dato avvio ad un primo round di discussioni circa il primo Parlamento dei Giovani presso il Palazzo dei Cavalli Dorati a Serdang si respirava aria di novità assoluta. Si trattava di un concetto davvero nuovo per la scena politica locale. Vi erano numerose incertezze e certo non mancavano i difetti sui quali il Ministero per lo Sport e la Gioventù così come gli organizzatori avevano bisogno di cimentarsi. Ciò che – invece – non mancava era il gran numero di idee ed argomenti che scorrevano veloci da giovane a giovane nel novero di almeno 200 ragazzi e ragazze che il Parlamento della Malaysia aveva selezionato affinché partecipassero alla “Fase Zero” di quello che avrebbe potuto essere la copia del sistema parlamentare nazionale. Tratteggiando il contesto avendo in mente i modelli del Parlamento dei Giovani del Regno Unito e dell’Australia, i giovani della Malaysia hanno lungamente ma molto fattivamente discusso su numerosi e differenti temi, svariando dalle questioni riguardanti la Comunità LGBT (lesbo, gay, bisessuale, transgender) fino alle politiche riguardanti il campo dell’Istruzione. Il pieno conseguimento della operatività delle attività ha richiesto più tempo di quanto era stato preventivato in precedenza ma con le elezioni completate recentemente di 120 giovani parlamentari della Malaysia, il Parlamento dei Giovani finalmente è pronto per tenere la sua prima seduta agli inizi del prossimo anno. Organizzato dal Ministero dello Sport e della Gioventù in collaborazione con il Consiglio della Gioventù della Malaysia, il Parlamento dei Giovani è aperto a giovani dai 18 ai 30 anni e si stima possa riunirsi per sei giorni una volta all’anno. Similmente alle regolamentazioni che riguardano le elezioni parlamentari anche I candidate per il Parlamento dei Giovani non devono aver commesso bancarotta o essere stati arrestati per alcun crimine. Tra le altre caratteristiche che i giovani debbono doverosamente avere vi è anche quello di un ampio raggio di conoscenze su tematiche locali e internazionali, in modo che possano sostenere fattivamente ogni tipo di dibattito in modo consapevole e competente. Una volta stabilito il quadro normativo di riferimento, questo non vuol dire che esso sia perfetto, come ha annotato il Ministro per lo Sport e la Gioventù Khairy Jamaluddin che poi ha anche introdotto recentemente ulteriori elementi obbligatori da raggiungere al fine di fissare un migliore bilanciamento nella composizione di etnie e di rappresentanze dei due sessi nel Parlamento dei Giovani. Ciò perché il 90 per cento cioé 120 rappresentanti eletti era di sesso maschile e di cittadinanza malese, probabilmente una derivazione negativa causata dal sistema di nomine e voto interamente online. Una volta fissato il quadro della equa rappresentatività, il Parlamento dei Giovani potrebbe essere come un ulteriore passo verso la creazione di spazi maggiori per la voce dei giovani e perché essa conti maggiormente, invece di restare confinata nelle strade e nei social media. In questi giorni, affermano gli studiosi di eventi sociali, vi è una particolare abbondanza di giovani appartenenti a Organizzazioni Non Governative che sembrano pensare che organizzare proteste di strada ed essendo online con varie tastiere guerriere nel web sia il modo migliore per farsi sentire. D’altro canto, è pure vero che spesso si è assistito ad un gran vociare e urla giovanili nell’ambito di tante proteste di strada, con tanto di slogan recitati a mò di mantra che –alla fin fine- si son rivelate manifestazioni sterili con tanto di spreco di tempo e di energia. E questo è parte del repertorio esperienziale di ognuno di noi in ogni latitudine del Mondo. Ancora peggio, vi sono stati numerosi casi nei quali nemmeno erano ben chiari i motivi per cui si era scesi in strada per protestare, quasi si fosse lì per aumentare il numero delle presenze nei conteggi finali oppure tanto per dar sfogo alla propria natura, affermano alcuni osservatori di cose locali. Molte volte le proteste di strada vengono viste solo come un disturbo alla quiete pubblica, sebbene con corredo di dotte discussioni e discorsi utili a rendere presentabili le varie opinion attraverso i canali giusti o per dare più chance al fine di raggiungere i propri scopi. Ma in questo caso, affermano gli osservatori locali, non sono le proteste di strada o le dimostrazioni la via più giusta o più utile per diffondere le proprie opinioni. Il Parlamento dei giovani è tutto un altro mondo, un mondo giovanile composto da gente laureata e ben istruita, che coopera nell’offrire i propri punti di vista costruttivi senza alcun riguardo a opposizioni preconcette su vari temi di natura politica e sociale. Alla fin fine, lo scopo principale del Governo della Malaysia e del Ministero dello Sport e della Gioventù nello specifico, potrebbe essere quello di allargare la piattaforma guidata da ideologie affini a quelle pro-governative e prevenire qualsiasi tipo di opposizione riguardante le sue politiche. La speranza degli osservatori locali è che i ragazzi e le ragazze del Parlamento dei Giovani possano correre con le proprie gambe, farsi pionieri del loro percorso e che i concetti che scaturiranno dal loro operato possono davvero essere in sintonia con lo sviluppo dei tempi futuri, in modo che si possa avere una piattaforma di crescita comune e che ognuno di essi possa diventare leader ognuno nel proprio campo ed a favore della società nella sua interezza. Magari può anche accadere che alcuni di questi giovani si sentano incoraggiati ad avviare una contestuale carriera politica, abbia voglia di entrare a far parte dell’agone politico, decida di schierarsi ma soprattutto abbia voglia di mettere a disposizione della società la sua esperienza nel linguaggio delle attività parlamentari. Al momento, però, tra i pre-requsiti richiesti per poter essere eletti a far parte de Parlamento dei Giovani vi è quello di non scegliere una particolare connotazione partitica o politica, quel che è più importante è mettere in grado i giovani di dar corpo alla propria fantasia propositiva in ambito democratico e che non ci soffermi al solo dibattito politico per come lo si conosce generalmente. Allo stesso tempo, i temi e le risoluzioni discusse presso il Parlamento dei Giovani devono anche essere un punto di riferimento per il Governo per migliorarsi a proposito delle politiche esistenti. Può persino accadere che alcune delle proposte nate in seno al Parlamento dei Giovani possano diventare tema di dibattito e di risoluzioni nel Parlamento nazionale. Idealmente, in via teorica, entrambi i Parlamenti possono essere operativi in tandem e non sempre indipendenti uno dall’altro il che potrebbe essere una ulteriore implementazione del tutto.

 

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