Colpo grosso in Afghanistan da parte dell’esercito, con il supporto degli Usa: ucciso il capo dell’Isis nel Paese, Abdul Hasib, durante un raid guidato dalle forze speciali afghane. L’attacco è stato portato a segno nella provincia orientale di Nangarhar e a confermare la notizia è stato anche l’esercito americano. Insieme e a lui a morire anche altri non meglio precisati ‘altri profili’ del gruppo integralista.
Una prima conferma era già arrivata il 27 aprile scorso da parte di un portavoce del Pentagono, che però aveva annunciato l’apertura di una inchiesta per capire se realmente l’azione era stata portata a compimento.
L’Isis ha creato la sua filiale per Afghanistan e Pakistan (Khorasan) nel 2015, e ne aveva affidato la responsabilità ad Hafiz Saeed Khan, che fu ucciso da un drone Usa lo scorso anno, e fu sostituito appunto da Hasib. C’era lui dietro il sanguinoso attacco dell’8 marzo all’ospedale militare Kabul, che aveva causato almeno 40 morti. La morte del leader dell’Isis arriva dopo settimane di duri bombardamenti alle postazioni dei jihadisti nel Paese, sfociato con lo sgancio da parte degli Usa della bomba ‘Moab’ il 23 aprile a Nangarhar, che ha ucciso 94 jihadisti.
(video tratto dal canale Youtube di Al Jazeera)