martedì, 21 Marzo
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Germania: elezioni, quale coalizione guiderà il Paese?

A pochi giorni dalle elezioni federali, l’ ultimo sondaggio effettuato da Infratest Dimap per ARD dà un quadro chiaro di cosa aspettarsi dalle prossime elezioni. Come si è analizzato subito dopo il duello tv, la situazione sembra definita. Ma, per la verità, sembrava esserlo già da tempo. Vuoi per l’ incapacità di Shulz di presentare un programma distinguibile da quello della sua avversaria, pur avendo partecipato alla Grande coalizione di governo dal 2013; vuoi per la straordinaria abilità della Merkel ad allargarsi verso sinistra oltreché a demobilitarsi asimmetricamente, rifiutando lo scontro e spiazzando, in questo senso, chi tentava di fare della polemica la carta da giocare per affermare la propria forza politica.

Se si votasse domani, sulla base della rilevazione, il 37% spetterebbe all’ Unione CDU/CSU; il 20% , con un calo dell’ 1%, all’ SPD; il 9% alla Linke, anche qui con una decrescita pari ad un punto percentuale; il 7,5% ai Verdi; il 9,5% a FDP, con un incremento dello 0,5%; il 12% ad AfD che conquista l’ 1% in più rispetto al precedente sondaggio; il 5% a Sonstige che vede si vede aumentare il proprio consenso dell’ 1%.

Spostando l’ attenzione sul post-elezione, non si può non considerare anche la questione della composizione dell’ eventuale coalizione chiamata a governare il Paese. Domanda non peregrina, soprattutto se, come probabilmente avverrà, tanto FDP quanto AFD entreranno a far parte del Bundestag. Alla domanda “Quale coalizione preferiresti?”, i sostenitori dell’ Unione Cristiano-Democratica hanno risposto: il 48 % una “Coalizione con FDP”; il 28% una “Coalizione con SPD”; il 20% una “Coalizione con i Verdi”. Quest’ultima non troverebbe insofferenze da parte di  Angela Merkel, ma questo non varrebbe per tutti i componenti dell’ Unione. Unione, che è già una coalizione stessa, e quindi deve sforzarsi ancor di più a rimanere coesa. Anche perché Horst Seehofer rimane pur sempre alleato, fino a prova contraria. La CSU potrebbe non avere problemi ad accettare una coalizione con i Verdi.

Allo stesso target di intervistati, è stato inoltre chiesto ‘Quale preferiresti tra una coalizione con l’ SPD e una cosiddetta Jamaica (ossia comprendente CDU-FDP-Verdi)’: rispettivamente, il 45% sceglierebbe la prima e il 46% la seconda.

Dei sostenitori dell’ SPD, interrogati su quale ruolo dovrà avere il partito di Shulz dopo le elezioni, il 50% è favorevole ad una partecipazione alla Grande Coalizione mentre il 46% opterebbe per andare all’ opposizione.

Anche coloro che votano per i Verdi sono stati interpellati: un’ ipotetica coalizione giallo-verde sarebbe preferibile per il 68% contro il 27% pro-opposizione. Invece tra Coalizione Jamaica e opposizione, il 49% prediligerebbe la prima, il 45% la seconda.

Tra quanti voterebbero FDP, di fronte all’ alternativa ‘Coalizione FDP-CDU/CSU oppure opposizione’, l’ 86% opterebbe per la prima e solo il 10% per la seconda. Tra una Coalizione Jamaica e l’ opposizione, il 60% sceglierebbe la prima mentre il 34% la seconda.

I sostenitori della Linke, alla domanda se sia preferibile una ‘Coalizione rosso-rosso-verde’ e l’ opposizione, hanno risposto: il 77% la prima, il 15% la seconda.

Se potessero eleggere direttamente il Cancelliere, il 51% degli intervistati voterebbe Angela Merkel, il 25% Martin Shulz. Il 17% nessuno di loro.

Grande consenso sembra riscuotere Angela Merkel anche tra coloro che votano altri partiti. Si guardi ad esempio ai Verdi e a FDP. Shulz, a differenza della Merkel, non convince totalmente nemmeno gli elettori dell’ SPD.

Quale coalizione sarebbe preferibile per Angela Merkel? Le aree più conservatrici della CDU potrebbero complicare la vita della Merkel, soprattutto se l’ Afd ottenesse un buon risultato. Non sarebbe da scartare nemmeno una coalizione con FDP e Verdi potrebbe portare con sé. Anche se l’ atteggiamento del leader di FDP, Christian Lindner, ha generato non pochi malumori all’ interno della CDU.  Se coalizione sarà, FDP venderà cara la pelle.  Rimarrebbe l’ ipotesi CDU/CSU-SPD. Non essendo andata male così, potrebbe ripetersi. Lo stesso Sigmar Gabriel, oggi Ministro degli Esteri ed esponente di spicco dell’ SPD, non ha fatto mistero di voler rimanere a capo della diplomazia tedesca. Completamente fuori da tutti i giochi di coalizione è l’AfD. Potrebbe far serrare i ranghi alle altre forze.

Emanuele Cuda
Emanuele Cuda
Caporedattore centrale mail: emanuele.cuda@lindro.it
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