E, finalmente, #Enricostasereno.
Dopo gli anni vissuti pericolosamente, cioè lontano dalla politica ‘operativa’ e con il rischio (o forse la speranza) che nessuno lo richiamasse dal suo autoesilio francese, dopo i mesi perigliosi vittima più che del fuoco amico della nemica speranza di molti ‘amici’ di partito che anche lui andasse rovinosamente a sbattere consegnando quello che sarebbe rimasto del Partito Democratico agli appetiti di sciacalli che avrebbero spartito gli ultimi brandelli di un’eredità un tempo munifica, dopo tutto quello che sappiamo e quello che possiamo soltanto immaginare, il Segretario PD tira le somme del suo primo vero impegno elettorale e sta finalmente sereno.
Constatato che il geniale inventore, nel 2014, di quell’hashtag-slogan è scomparso dall’orizzonte e non è più quasi neanche citato dai suoi ultimi giapponesi, constatato che il cuore immacolato di Maria non batte più per il feticista della salama con la nutella, constatato che la Dorian Gray della Garbatella continua ad invecchiare nella vita (come tutti) e ringiovanire nei manifesti apprestandosi ormai a girare il remake della pubblicità Coppertone di Jodie Foster e son soddisfazioni, constatato che il cartonato di Berlusconi funziona ancora ma solo in Calabria e comunque son soddisfazioni… Constatato tutto questo Enrico Letta constata anche che la sua ‘forza tranquilla‘ comincia a funzionare, eccome.
Sarà che è stato a risciacquare i panni politici e personali nella Senna, sarà che di base è sempre stato così, sarà che gli ‘altri’ sembrano giocare per lui, sarà sarà quel che sarà ma interrogandosi della sua leadership che sarà vede all’orizzonte le praterie di una possibile carovana democratica.
Ma vede anche il risultato pur favorevolissimo del primo turno delle Comunali, rafforzato dall’esito vincente delle due suppletive per la Camera, segnato da una fortissima astensione.
Vede il suo gemello diverso Giuseppe Conte non riuscire a segnare una svolta di consensi per il MoVimento Cinque Stelle in versione ‘2050‘ (più che una data il totale dei voti che ha preso in tutta Italia). Vede soprattutto che ampi settori del PD non demordono da un cannibalismo pavloviano, vede che esistono due PD: uno è il ‘PDL‘, il Partito Di Letta che cerca di fare del Partito Democratico un partito democratico (vaste programme), l’altro è il ‘PDFN‘, il Partito Dei Fatti Nostri che punta a che tutto riprenda come prima.
E quindi grazie a questi risultati, e in attesa dei ballottaggi, ora Enrico sta sereno.
Ma per ora.
Solamente per ora…