
Le due giornate verteranno sul dialogo tra le rappresentanze libiche, a partire dal premier Fayez Serraj e i diversi attori internazionali, ricercando un «approccio inclusivo», essenziale a definire le tappe di una futura stabilizzazione del Paese.
Le due giornate verteranno sul dialogo tra le rappresentanze libiche, a partire dal premier Fayez Serraj e i diversi attori internazionali, ricercando un «approccio inclusivo», essenziale a definire le tappe di una futura stabilizzazione del Paese.
Si dovrebbe svolgere tra il 10 e il 22 novembre, in una località ancora da definire. Intanto funziona a Tripoli il cessate il fuoco
Dalla diffusione a fini propagandistici di notizie, spesso fabbricate ad arte, all’incitamento all’odio nei confronti del nemico, per galvanizzare i propri soldati ed abbattere il morale degli avversari, l’utilizzo che si fa dei social
I sondaggi daranno pure il 60% dell’elettorato ai due dioscuri che vogliono sfasciare tutto il possibile, per poi prendere il potere, ma le diarchie durano lo spazio di un mattino …
Ne usciremmo molto male se qualcuno decidesse di dare una lezione di diritto al Governo Conte, ecco perché il report ci inchioda
A fuoco talune delle ipotesi di violazioni gravi dei diritti dell’uomo ad opera in particolare del Governo italiano
La ONG denuncia: sono state violate le leggi internazionali. La responsabilità per il numero crescente di vittime ricade sui governi europei che sono più preoccupati di tenere le persone fuori piuttosto che salvare vite umane
Trump si è reso conto che il Mediterraneo, sebbene non costituisca il primo teatro strategico per gli Stati Uniti, è di primaria importanza sia per la sua amministrazione sia per la politica che sta portando avanti rispetto all’ Europa.
Il comandante, l’armatore, l’equipaggio della nave e i Ministri sono perseguibili dinanzi alla Corte Penale Internazionale
Quella donna e quel bambino, come tutte le altre morte in mezzo al mare, sono esseri umani tutelati, tutti, dal diritto internazionale e nazionale, per questo stiamo parlando di crimine
Sta alla politica trovare (o meglio organizzare) la soluzione, che non può essere quella di creare dei campi di concentramento in Libia o altrove
Potrebbe essere un punto importante segnato dalla nostra politica estera, in modo sommesso ma deciso, e con molte ripercussioni anche fuori dalla Libia, per esempio sul rapporto con la Russia