
Banco di prova, dunque, per la leadership di Recep Tayyip Erdogan, 64 anni, a capo del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) e ai vertici del potere dal 2003, prima come premier poi come presidente.
Banco di prova, dunque, per la leadership di Recep Tayyip Erdogan, 64 anni, a capo del Partito Giustizia e Sviluppo (AKP) e ai vertici del potere dal 2003, prima come premier poi come presidente.
“Sarebbe già una grandissima vittoria se Erdogan non vincesse al primo turno. Il Presidente turco ha impostato tutta la sua politica domestica e interna sulla sua persona”
«Taksim non può essere off limits il Primo Maggio» e «Lunga vita al Primo Maggio» urlavano i gruppi sindacali, tentanto di raggiungere Piazza Taksim ed arrivando a scontrarsi con la polizia
“L’opposizione è pronta ad affrontare il voto ed ha iniziato le negoziazioni per formare alleanze. Negli ultimi anni i partiti d’opposizione si sono fatti molto più intelligenti”.
Aldilà del Mediterraneo, invece, il Presidente turco Recep Tayyip Erdoğan ha dichiarato la propria intenzione a introdurre nelle scuole l’insegnamento della lingua turco-ottomana, parlata dalle élite culturali ai tempi dell’Impero e oggi sconosciuta alla popolazione turca.
E’ in corso, in queste ore, la visita ufficiale del presidente turco in Iran. Sul tavolo, i rapporti bilaterali e il disordine regionale acuitosi con il referendum per l’indipendenza del Kurdistan iracheno, al quale tanto Ankara quanto Teheran si erano opposte in maniera decisa
Ieri, in occasione di un incontro riguardante il settore della difesa, il Sottogretario all’ industria della difesa turco, Ismail Demir, ha affermato che «non possiamo dare una data precisa perché prima occorre portare avanti i negoziati,
‘La riforma costituzionale non è ancora in atto, lo sarà dopo le elezioni presidenziali e legislative del 2019, ma prospetta una Turchia dell’uomo solo al comando. Il suo obiettivo è quello di fare della Turchia una potenza regionale, aumentando il prestigio della nazione anche sul piano internazionale’
Si è trattato di una vera e propria epurazione. Allo stato attuale si contano 50.510 arrestati: tra questi, 7.267 militari (di cui 169 generali), 8.815 membri delle Forze di Polizia, 213 amministratori locali di vario grado, 2.431 giudici; inoltre, più di 169.000 persone sono in attesa di giudizio
“In questo momento ci sono due questioni che sono all’ordine del giorno oltre alle varie difficoltà della vicenda naturale somala: la carestia, che colpisce milioni di cittadini, e una recrudescenza delle attività dei pirati nel Golfo di Aden. Questi sono gli elementi di maggiore attenzione”.
Burak Bekdil, per il think tank israeliano Begin-Sadat Center (BESA), ha impietosamente ricordato come un ex-diplomatico americano avesse in passato definito le ambizioni militari turche nella regione come –tradotto a grandi linee-«una Rover con ambizioni da Rolls-Royce».
La Siria è il tema sul quale le distanze tra Turchia e USA sono più accentuate. La spaccatura si è consumata dopo la decisione americana di fornire armi ai militanti delle Unità di protezione del popolo curdo (Ypg) per combattere il sedicente Stato Islamico (Is).