Siamo in Italia, paisà. E così il superbonus del 110%, quello del 90% e quello del 50 si stanno trasformando nelle solite fregature per i cittadini.
Intanto per il 110% c’è un mare di ricorsi legali sui requisiti di ottenibilità, ma il vero problema è l’aumento sconsiderato e gonfiato dei preventivi che le ditte richiedono ai condomini, dicendo che la colpa è del rialzo delle materie prime.
Naturalmente è in corso il rimpallo tra produttori di materie prime e ditte, ma alla fine chi ci rimette è il cittadino che il bonus rischia di vederlo con il binocolo.
La situazione è tanto seria che il governo ha deciso di intervenire con misure specifiche come quelle di compensazione o dei conguagli. Il Codacons ha già presentato un esposto alla magistratura, mentre si sta attivando l’Antitrust su segnalazione del senatore Elio Lannutti.
Resta il fatto che, alla fine, i condomini si vedono recapitare preventivi stellari dopo aver magari approvato i lavori di ristrutturazione confidando sui vari bonus e superbonus che sono stati assorbiti completamente dal rialzo dei costi.
Insomma, una tecnica vecchia, tipo saldo truccato. Si alzano molto i prezzi e poi si usano i bonus e alla fine il cittadino paga come prima o ancora di più.