Sono passati due anni dal rapimento delle 276 studentesse da parte degli estremisti islamici di Boko Haram. Il gruppo jihadista ha appena diffuso un video che dimostrerebbe che diverse di quelle giovani sono ancora in vita. Dal 14 aprile 2014 sono ancora 219 le liceali del villaggio di Chibok (Nord-Est della Nigeria) di cui non si ha più avuto notizia. Vengono sfruttate come schiave sessuali e, secondo la recente denuncia dell’Unicef, vengono drogate o manipolate per essere utilizzate come kamikaze; fenomeno che in Nigeria, Camerun, Ciad e Niger è decuplicato dal 2014 al 2015. Nel video Toby Lanzer, Coordinatore delle attività Umanitarie delle Nazioni Unite nel Sahel, si esprime a riguardo: «Quando un gruppo estremista violenta delle bambine di 7 anni e le costringe ad andare in un mercato con una bomba addosso e farsi saltare in aria […] è l’essenza stessa del male, non riesco ad immaginare qualcosa di più atroce».
Durante la campagna di Boko Haram, che prosegue da sei anni, per istituire uno stato islamico nel nord-est della Nigeria, sono state uccise circa 15.000 persone ed è stata definita una delle organizzazioni terroristiche più mortali al mondo.
(video tratto dal canale YouTube di Euronews)