
La morale che ne trae Serra nella seconda parte del suo articolo è quasi ovvia. I ceti popolari, ignoranti e frustrati, sono la facile preda di un populismo mistificatore.
La morale che ne trae Serra nella seconda parte del suo articolo è quasi ovvia. I ceti popolari, ignoranti e frustrati, sono la facile preda di un populismo mistificatore.
L’assenza di trasparenza interrompe la comunicazione e impedisce alle relazioni sociali di evolvere in senso positivo. Trasparenza e decentramento sono le chiavi per migliorare noi stessi e le nostre organizzazioni.
Gli esseri umani moderni (nostri predecessori) vivevano in Marocco già 315.000 anni fa (Nature), circa 200mila anni prima della datazione di queste pitture rupestri (64mila anni fa).
L’attaccamento a pregiudizi e dogmi “scientifici” d’un tratto resetta le nostre menti e ci riconduce al disprezzo e paura nei confronti del prossimo, ossia a una mentalità anti-evolutiva, cinica, antisociale e, in ultimo, autodistruttiva.
Può essere che stiamo assistendo a trasformazioni importanti in seno allo status quo globale, nella struttura stessa delle élite che hanno controllato il potere negli ultimi decenni.Solo il tempo ci darà risposte definitive.
L’impatto principale si avrà nella distribuzione dell’energia e nel tenore di vita della popolazione e nella completa rielaborazione dei concetti di lavoro, pensione, tempo libero, denaro, investimenti, priorità esistenziali, educazione, ecc. Il secondo maggior impatto si avrà nella mobilità
In realtà, si è calcolato che uno status socio-economico inferiore possa arrivare a ridurre l’attesa di vita di ben 2 anni e un mese. Peggio fanno solo fumatori, diabetici o chi conduce uno stile di vita sedentario. Chi è obeso o soffre di alta pressione se la cava molto meglio, in prospettiva. Essere poveri significa non potersi permettere cose come il cibo biologico, un’assicurazione adeguata, una buona istruzione.
Potere e ricchezza possono fungere da anestetici, ma non curano le ferite della coscienza. La nostra civiltà, se vuole sopravvivere, dovrà favorire società eque. Il patriarcato è una patologia anacronistica. Uomini che ‘non debbono chiedere mai’ e donne all’incessante ricerca di protezione costruiscono inevitabilmente società disfunzionali.
Quando tutto sarà automatizzato i soldi saranno diventati superflui, cesseranno di avere una qualsiasi utilità, se non per i collezionisti. Nessuno può morire di fame in un mondo in cui le macchine si occupano di vitto, alloggio, distribuzione, produzione ed erogazione di energia.
Un progetto mastodontico come quello della Nuova Via della Seta dimostra che il cambiamento è possibile, che ci saranno spazi di crescita e cooperazione personale e collettiva, oltre il paradigma del globalismo neoliberista e i populismi
Il futuro eurasiatico è già segnato, è One Belt, One Road (OBOR), e l’interconnessione di tre continenti potrebbe placare gli animi e sollecitare interazioni più collaborative tra i popoli e le Nazioni