A poche ore dal Primo d’Aprile (2022) ci portiamo avanti col lavoro riepilogando gli scherzi veri effettivamente fatti nel mondo, e in Italia, nei 365 giorni precedenti e da molti presi indebitamente sul serio. Per concisione e sobrietà ci limitiamo ai principali delle ultime settimane e mesi.
Il 29 gennaio 2022 una festante messe di Grandi Elettori (Senatori, Deputati, Delegati Regionali, Dopolavoristi Uil) ha simulato di rieleggere Presidente della Repubblica per altri sette anni l’ottantenne Sergio Mattarella. Ci sono cascati tutti, purtroppo persino lui.
Il 24 febbraio il simpatico burlone russo Vladimir Putin organizza una finta invasione dell’Ucraina, così, giusto per ravvivare il Carnevale. Purtroppo la non chiara comunicazione al suo Stato Maggiore ha fatto sì che i Generali abbiano preso la cosa sul serio, e una volta cominciato puoi mica fare la brutta figura di tirarti indietro…
Questa fa davvero schioppare dal ridere (tutti meno i diretti interessati). Il 19 marzo Francesco, il Papa, pubblica la Praedicate evangelium, Predicate il vangelo, Costituzione apostolica con cui decreta la Riforma della Curia romana (cioè Vaticana). Entrerà in vigore il 5 giugno, Pentecoste, superando la Pastor Bonus di Giovanni Paolo II, 1988. Un irresistibile scherzo da prete preso non benissimo da molti dei coinvolti che ora vivamente spingono perché vada a visitare l’Ucraina, di più, il fronte di Guerra, di più, la prima e primissima linea. Forte il sospetto che non siano precisamente spinti da impulsi pastorali.
Per non essere da meno (sia del suo caro amico Putin che ha fatto le cose in grande, che di Francesco) il 20 marzo il simpatico burlone italiano Silvio Berlusconi organizza un finto matrimonio con la propria badante, Marta Fascina (pronuncia Fascìna). Pronubi una serie di compagni di merende più o meno coetanei dal baldo giovanotto, con il tutto che ricorda più che altro l’episodio biblico di Susanna e i libidinosi vecchioni rimandando a Tintoretto, Caravaggio, Rubens, Artemisia Gentileschi… In questo caso ci si è dovuti accontentare dei video di Vittorio Sgarbi. Nella festosa compagnia spiccava per la sua verve il distinto mafioso Marcello Dell’Utri che ha rallegrato tutti con amene storielle popolarissime nelle principali carceri italiane. Tra gli alleati politici presente l’esuberante Matteo Salvini arrivato inneggiando lieto a Francesca Pascale (immediatamente fatto allontanare dal locale Sindaco, ma non ha ancora capito perché). Assente Giorgia Meloni, indignatissima: «Qui l’unica piccola Fascia sono io».
(Non veniamo meno alla nostra funzione pedagogica, ed istruttiva di voi razza di ignoranti, ricordando che la tradizione del Primo Aprile ha radici antiche per quanto controverse. Possibili le analogie con il Mito di Proserpina che rapita da Plutone viene cercata invano dalla madre ingannata da una ninfa nonché con la festa pagana dei Veneralia dedicata a Venere Verticordia e alla Fortuna Virile che si teneva il 1º aprile. Legami plausibili anche con festività quali l’Hilaria celebrata il 25 marzo e, in Oriente, con l’Holi induista, entrambe legate all’Equinozio di primavera. In epoca moderna, secondo millennio, non c’è che l’imbarazzo della scelta).
«Commissario, sa l’Armando mi picchiava col martello, mi picchiava qui sugli occhi per sembrare lui il più bello.
Per far ridere gli amici, mi buttava giù dal ponte, ma per non bagnarmi tutto mi buttava dov’è asciutto». Enzo Jannacci, L’Armando.
Riprendiamo, dopo l’angolo della cultura. L’attore statunitense Will Smith vince l’Oscar come Miglior attore protagonista (27 marzo) e contestualmente dà uno schiaffo al presentatore della serata Chris Rock, reo di aver celiato sui problemi tricologici della moglie. Poi passa i giorni successivi a chiedere scusa. Ma come, per una volta hai un momento di insopprimibile grandezza, da Cavaliere d’altri tempi, e poi fai marcia indietro?
Un comico minore italiano, tal Pietro Diomede, il 29 marzo immette sui social un battuta di pessimo gusto, non sappiamo e neppure ci interessa sapere esattamente quale (poi, purtroppo, l’abbiamo incidentalmente letta: disgustosamente imbecille). Riguarda una ragazza uccisa e fatta a pezzi. Si scatena il finimondo e lui va orgoglioso sia degli insulti che dell’essere ‘trend topic’. Non ci sono più i Grillo e gli Zelensky di una volta.
Comunque se questi sono stati i simpatici scherzi degli ultimi giorni, figuriamoci i prossimi. Sai le risate…
SCHERZI D’APRILE FUORI STAGIONE /1 (continua)