Bangkok – Intervenendo ad un Simposio a Bangkok intitolato “Ricerca sulla Comunicazione ASEAN”, tenutosi la scorsa settimana, Kamolrat Intaratat, la Presidente del Programma della Sukhothai Thammathirat Open University’s Communication Arts for Asean, ha avuto modo di affermare: «Lo scambio delle informazioni, della conoscenza e della tecnologia tra le Nazioni componenti dell’ASEAN dovrebbe essere accelerato. C’è bisogno che le vie della collaborazione e della negoziazione siano insegnate e le comunicazioni dovrebbero sostenere il processo». La questione attuale è che vi è una informazione intra-regionale scarsa soprattutto per quel che concerne i compiti di sostegno delle popolazioni dell’area nel comprendere e prepararsi alla nuova grande casa comune denominata “ASEAN Unica Comunità”, come gli stessi esperti di caratura internazionale vanno sostenendo da tempo.
Dal 2015 tutte le Nazioni che compongono l’ASEAN ed i loro cittadini dovrebbero essere messi in grado di partecipare allo sviluppo regionale che si basa su tre pilastri principali: la Sicurezza Politica della Comunità ASEAN APSC; la Comunità Economica ASEAN AEC; la Comunità Socio-Culturale ASEAN ASCC. Secondo la Presidente Kamolrat Intaratat, tutti i membri ASEAN e le loro cittadinanze così come tutti coloro che sono interpreti dell’unificazione del 2015 devono conoscersi bene l’un l’altro proprio per migliorare ed implementare la cooperazione ed in tutto questo il ruolo della comunicazione è della massima rilevanza. Il che è proprio il senso del Simposio tenutosi a Bangkok su questo specifico tema, anzi, il Simposio è parte consustanziale di quella progettualità, al fine di diffondere quanto più possibile la rilevanza delle sigle APSC, AEC e ASSC e individuare le modalità sencondo le quali declinare i concetti in modo che essi possano essere diffusi quanto più largamente possibile tra tutti i paesi Membri ASEAN e nelle loro rispettive popolazioni. Il Simposio ha così attratto esperti che sono giunti dal mondo dell’Accademia, dal mondo dei media e della politica delle varie Nazioni ASEAN, in modo che tutti loro potessero condividere le proprie esperienze nel cammino dell’unificazione ASEAN 2015 e per creare un mater plan di riferimento nell’ambito della Comunicazione all’interno dell’area ASEAN secondo le linee guida del Mater ITC per l’ASEAN ed altri Paesi.
Il Simposio stesso è stato un momento di condivisione dei mezzi e delle infrastrutture disponibili nell’ambito della comunicazione all’interno dell’area comprendente Paesi Membri. Ad esempio, Nattha Komolvadhin, editor delle news del Sevizio di Trasmissione Tv Pubblico Thailandese Thai PBS ha affermato che in Thailandia la tv segue già da tempo il processo di unificazione ASEAN e lo “racconta” alla propria utenza, sulla stessa strada della divulgazione quanto più ampia possibile si sono avviati anche i servizi in versione Internet ma in Nazioni come il Laos e la Cambogia, la tv rimane ancor oggi il mezzo dominante nonostante si stia vivendo un ampio boom di Internet. Allo stato attuale Thai PBS trasmette almeno 10 minuti al giorno totalmente dedicati alle questioni ASEAN e sui processi di strutturazione e crescita della Comunità. Vu Thuy Lien, Vice Direttore del Centro per lo Scambio della Scienza e della Tecnologia presso il Ministero vietnamita della Scienza e della tecnologia, nel corso del Simposio ha affermato: «La Comunità ASEAN Unita sarà un cambiamento davvero importante per oguno delle Nazioni componenti ed il Vietnam vuole sostenere la cooperazione con le altre Nazioni componenti ASEAN affinché si diventi tutti un’unica Comunità».
Il Simposio ha chiesto ai delegati di considerare tre questioni: “Perché dobbiamo comunicare all’interno dell’ASEAN?”; “Come dobbiamo comunicare?”; “Come possiamo selezionare oppure usare un canale ed un medium appropriato?”. Presto un Master Plan per le Comunicazioni per l’ASEAN sarà messo a disposizione e sarà uno strumento aggiuntivo ed utile perché tutti siano edotti sulle modalità comuni di interpretazione del lavoro da svolgere in questo settore specifico. Ultima annotazione relativa al Simposio, circa 40 esperti provenienti da nove differenti nazioni hanno partecipato ai lavori ed hanno partecipato in vario modo alla sua operatività.
Il Vietnam, nello specifico, ha tutto un suo mondo da “raccontare” ed al quale già i Paesi ASEAN guardano con particolare attenzione, si tratta di un successo costruito giorno dopo giorno, tra non poche difficoltà nell’era della Madre di Tutte le Crisi Mondiali e che diventa sempre più un esempio da seguire anche per altre Nazioni, come accade più recentemente con il Laos. Secondo i dati emessi dal Ministero del lavoro, Invalidità e Affari Sociali, la povertà in Vietnam è scesa dal 22 per cento al 7,8 per cento nel corso dell’ultimo anno. Il totale dei fondi destinati alla riduzione della povertà dal 2005 al 2012 ha raggiunto gli 865 trilioni di Dong (circa 41 miliardi di Dollari USA), come ha riferito il Ministero ad un meeting tenutosi online tra la Commissione Direttiva Nazionale sulla Riduzione Sostenibile della Povertà ed esponenti ufficiali di 63 Provincie e città nella giornata di ieri. Il meeting lo si è tenuto anche per visionare lo stato delle cose sulla riduzione della povertà tra il 2005 ed il 2013 ed il suo eventuale ri-orientamento nel periodo 2014-2015. In ogni caso, si è tutti convenuti sul fatto che la riduzione della povertà può essere considerabile sostenibile se il gap tra ricchi e poveri declini anch’esso, in special modo nelle zone montagnose del Nord e nelle Cime Montuose delle regioni del Centro. In molte aree del Paese il tasso di povertà permane ancora a più del 50 per cento. Gli sforzi da compiere nell’ambito delle politiche volte alla riduzione della povertà e la gestione dei suoi meccanismi sono stati citati come la principale ragione per la scarsa efficienza raggiunta proprio in tale riduzione. Infatti, nel corso del meeting tenutosi on line ci si è ritrovati d’accordo anche sul fatto che le politiche relative alla riduzione della povertà dovrebbero non svolgersi in modo astratto ma dovrebbero attentamente tener conto delle singole specificità territoriali.
Nel suo intervento di apertura del meeting, il Primo Ministro Vu Van Ninh ha chiesto ai più importanti ministri preposti alla materia, alle agenzie governative ed a quelle territorialmente competenti di velocizzare tutti gli strumenti amministrativi in direzione della riduzione della povertà. Il focus dovrebbe essere posto –nelle sue parole- proprio in quelle zone disagiate del Paese come accade nelle zone più remote o montuose del Paese. Ed in tali politiche –ha affermato il Primo Ministro- bisogna includere tutti coloro che hanno cercato e cercano in ogni modo di sfuggire alla povertà e tutti coloro che sono sulle soglie della povertà.