Condanna a morte per il poeta palestinese Ashraf Fayadh in Arabia Saudita. Accusato di aver rinunciato e rinnegato la sua fede nell’Islam, l’intellettuale autoproclamatosi filo-palestinese è stato condannato alla pena capitale dal Governo Saudita. Ma si può morire per aver violato un obbligo tutto religioso, ovvero quello di dover credere in un solo dio per un’imposizione dall’alto? In Arabia Saudita è questo il destino riservato ‘ai dissidenti’ riconosciuti a tutti gli effetti come traditori della patria e disertori del credo islamico. Da oggi gli intellettuali di tutto il mondo hanno deciso di mobilitarsi dando il via ad una campagna di sensibilizzazione, che porti alla liberazione di Ashraf Fayadh.
(tratto dal canale ‘Youtube’ di ‘Channel 4 News’)