domenica, 26 Marzo
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Angola, nuovo attacco ai Dos Santos

Il Presidente angolano Joao Lourenco dopo aver rimosso Isabel Dos Santos (figlia de ex Presidente Josè Eduardo Dos Santos) dalla guida della azienda statale petrolifera SONANGOL, e tentato di aprire una inchiesta interna a suo carico per abusi di potere e appropriazione indebita di 57 milioni di euro, trasferiti illegalmente su conti bancari a Dubai, si era attirato la vendetta  della Famiglia Dos Santos. Sfruttando le loro conoscenze internazionali e il loro peso politico-economico, i Dos Santos sono riusciti a far apparire la notizia dell’inchiesta interna come una fake news, facendo pubblicare una smentita sulla ‘CNN‘. Isabel accusò Lourenco di aver ordito una campagna diffamatoria con l’intento di infangare il buon nome del Padre della Nazione che liberò l’Angola dal giogo coloniale portoghese.

Negli stessi giorni venne architettata una pericolosa quanto artificiale penuria di carburnate proprio sotto le feste natalizie con l’obiettivo di mettere in serie difficoltà il nuovo Presidente, reo di non aver rispettato il patto tra gentiluomini che gli ha permesso di essere scelto come successore dopo 38 anni di potere incontrastato di Dos Santos a patto di tutelare gli interessi della Famiglia e la loro immensa fortun,a creata a spese del benessere della popolazione. La penuria di carburante è stata facile da attuare visto che la Famiglia Dos Santos possiede il 70% delle stazioni di servizio sparse nel Paese, e controlla i principali contratti con i fornitori stranieri che importano il carburante perché  non sono mai state costruite raffinerie locali per pure logiche speculative di esportazione del 100% del greggio estratto nel Paese.

Il boicottaggio sul carburante che ha bloccato il Paese, con gravi danni all’economica in rallentamento causa la caduta del prezzo del greggio, sembrava aver ridimensionato la politica di moralizzazione e lotta contro la corruzione del Presidente  Lourenco, politica che ruota attorno alla  distruzione dell’impero mafioso della famiglia Dos Santos, creato in 38 anni di  potere. L’inchiesta interna alla SONANGOL contro Isabel Dos Santos si era misteriosamente arenata e il nuovo Presidente aveva compreso che Eduardo Dos Santos gode ancora di prestigio e potere all’interno del Movimento Popolare di Liberazione dell’Angola (MPLA), dove ricopre la carica di Presidente, mentre Lourenco la vicepresidenza, creando di fatto una situazione anomala di potere. Molti analisti prevedevano che il nuovo Presidente adottasse una politica più prudente, abbandonando gli attacchi diretti contro i Dos Santos e concentrandosi nell’aumentare la sua popolarità tra le masse popolari e la burocrazia del partito.

Contro ogni previsione, Joao Lourenco ieri ha licenziato il figlio del Padre della Nazione, Josè Filomeno Dos Santos, dalla dirigenza del Fondo Sovrano dell’Angola, la finanziaria sotto il controllo dello Stato che gestisce 5 miliardi di dollari di fondi sovrani. Ogni imprenditore angolano e investitore straniero era direttamente o indirettamente controllato da Filomeno grazie al fondo sovrano. Nel luglio 2016 Filomeno aveva comprato il 49% delle azioni della Standard Bank Angola, divenendo così uno tra i più importanti azionisti della potente banca sudafricana Standard Bank Group, operante in 38 Paesi in Africa e Europa.

Le dimissioni di Filomeno sono un nuovo terribile colpo contro la Famiglia Dos Santos, con il chiaro obiettivo di estrometterla dal controllo dei punti strategici economici e finanziari del Paese. Il decreto presidenziale licenzia Filomeno e l’intera direzione del Fundo Soberano de Angola al fine di evitare che gli uomini dei Dos Santos, posti alla dirigenza della finanziaria, possano boicottare il nuovo Direttore. Nessuna ragione è stata offerta per il licenziamento in tronco. «Le dimissioni di Jose Filomeno non sono una sorpresa, anche se non ci si attendeva dal Presidente Lourenco una mossa così importante in tempi brevi. Questa è la mossa più aggressiva di Lourenco che ha una sola possibilità di vincere la battaglia contro i Dos Santos: riformare l’economia prendendo il controllo del potere politico e finanziario angolano sottraendolo dai Dos Santos», spiega Puara Roque, analista politica presso l’Università di Oxford.

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