I programmi di sviluppo a livello internazionale non sono riusciti a trasformare del tutto la situazione economica dei Paesi africani. Dalla fine del 1990 diversi Stati hanno iniziato sviluppare iniziative per lo sviluppo con un quadro integrato che affronti la povertà, promuovendo lo sviluppo socio-economico nei singoli territori nazionali. Una valutazione critica sul che cosa non ha funzionato nella pianificazione degli interventi sul continente africano è stata fatta in occasione del panel riunito presso il Watson Institute for International and Public Affairs della Brown University. Attenzione particolare è stata riservata all’analisi socio politica, ed economica in Ghana, Nigeria, Sud Africa e Kenya fatta attraverso approccio qualitativo e comparativo, allo scopo di offrire programmi per lo sviluppo di tipo autoctoni. Si parla, appunto, di strategie di ‘homegrown’.
(Interventi degli esperti di Africa tratto dal cane ‘You Tube‘ dell’Istituto Waston per gli affari internazionali)