L’epocale scoperta delle radici marcite del capitalismo, statunitense e non solo, del 2008, ha insegnato molto poco. O meglio, a sei anni di distanza, con anniversario non degnamente celebrato come avrebbe invece meritato, ha insegnato, tanto, una sola cosa. Che il sistema dell’accumulazione del capitale si difende intrinsecamente. E può pure individuare qualche pecora nera che ha ecceduto, ma la struttura non paga e non intende pagare mai i propri debiti. Si difende e si autodifende totalmente, eliminando o ignorando le proprie pratiche aporie.
Così oggi i ricorrenti tonfi delle borse, gli scontri nazionali, europei, mondiali, dimostrano che la tara è alla base, ed erano senza base gran parte dei primi teorici e sociologi.
Si fermò una macchina, si aprì una portiera, non ne scese nessuno… Riunione straordinaria a Villa d’Este del Fondo Monetario Internazionale, Banca Europea, WTO, i principali capi dei grandi gruppi imprenditoriali mondiali, economisti, statisti e statistici, per affrontare la grave situazione economica. Nel silenzo e nell’attesa generale arrivò una Bentley, si aprì una portiera, non ne scese nessuno. Era l’etica del capitalismo.